Sono tra le star indiscusse del momento, apprezzati soprattutto perché possono essere utilizzati ovunque (o quasi), non sporcano e non generano cattivo odore. Ci sono però differenze tra i diversi riscaldatori di tabacco disponibili. Vediamo quindi come orientarsi nella scelta.
Dalla tecnologia al design, le differenze tra i riscaldatori di tabacco da cui dipende quale scegliere
Se si considera che quello che, più in generale, distingue la cosiddetta (erronamente) sigaretta con tabacco riscaldato da altre alternative pure apparentemente simili, come le sigarette elettroniche o i vaporizzatori, è il suo funzionamento. Semplificando molto, le alternative sono in questo senso principalmente due:
ci sono riscaldatori di tabacco che usano una tecnologia a induzione che consente alla camera di riscaldamento, alimentata a batteria, di scaldarsi dall’esterno verso l’interno, sfruttando un campo magnetico che si crea per la presenza di piccole bobine e altrettanto piccoli elementi metallici;
e dispositivi scalda tabacco dotati di piccole resistenze attraversate, quando in funzione, da corrente elettrica.
L’esperienza di fumo è pressoché simile, infatti le differenze tra riscaldatori di tabacco di uno o dell’altro tipo sono in genere percepite empiricamente solo da chi abbia davvero molta familiarità con la materia. Un dispositivo scalda tabacco a induzione, comunque, in genere si riscalda ed è pronto all’uso più velocemente di un riscaldatore di tabacco a resistenza. Quest’ultimo, invece, mancando delle bobine e degli elementi metallici con cui queste interagiscono, potrebbe risultare più silenzioso. Se si acquistano dispositivi di ultima generazione, come glo™ hyper+, quello della silenziosità non è più un problema. glo™ hyper+ infatti possiede una tecnologia innovativa, che lo rende silenzioso, leggero e veloce. Il tempo di accensione è di soli 15 secondi, selezionando la modalità Boost.
Una osservazione simile si potrebbe fare anche riguardo alla maggiore sicurezza di una o dell’altra tipologia di riscaldatori di tabacco: in un passato recente, dispositivi dotati di un sistema di controllo della temperatura progressiva erano considerati, oltre che più performanti, più sicuri, anche perché garantivano un riscaldamento uniforme; oggi tutti i dispositivi di questo tipo hanno integrati sistemi di controllo della temperatura, che scongiurano il surriscaldamento e li rendono di fatto completamente sicuri.
Quasi sempre, le differenze tra i riscaldatori di tabacco che si rivelano davvero rilevanti e decisive per chi acquista finiscono per essere quelle riguardanti caratteristiche decisamente più pratiche, funzionali o legate al design. Quanto pesa un dispositivo per il tabacco riscaldato? Quanta autonomia di carica ha? È facile trovare in commercio stick e ricariche? E in quali gusti (come per gli e-liquid, una tendenza del mercato sembra essere quella di stick per i riscaldatori di tabacco aromatizzate in diverse fragranze)? E, ancora, il riscaldatore ha un design ergonomico e gradevole alla vista?