Compaiono anche la linea Asti-Castagnole delle Lanze-Alba e la Cuneo-Nizza nella lunga lettera che le associazioni e i comitati dedicati alla riattivazione delle linee ferroviarie piemontesi hanno recentemente inviato al ministro Enrico Giovannini.
Tra i firmatari anche il gruppo pendolari Cuneo-Torino. Nella lettera vengono sintetizzate le situazioni di sospensione di diverse linee che proseguono ormai sin dal 2012, in un numero pari a circa un terzo della rete ferroviaria regionale (e nelle quali sono comprese quelle, citate, della provincia di Cuneo).
«Le linee ferroviarie sono essenziali per la mobilità pendolare di lavoratori e studenti, in chiave turistica e utili a contenere il traffico veicolare e le relative emissioni che causano i gravi problemi di inquinamento atmosferico che affliggono questa parte della pianura Padana e le sue città, provocando il conseguente rischio sanitario per la popolazione e l’aggravamento della crisi climatica - affermano nel documento le organizzazioni - . Una mobilità integrata potrebbe portare ripopolamento e sviluppo delle aree interne, migliorando contemporaneamente la qualità della vita dei grandi centri urbani»