Scuole e corsi - 20 aprile 2021, 18:05

Da lunedì superiori al 100%? I dirigenti della Granda: "Ogni scuola dovrebbe poter decidere in autonomia"

Ivan Re, referente provinciale dell'Associazione nazionale presidi (ANP), chiede la possibilità di scegliere un rientro tra il 75 e il 100%, in base alle specifiche condizioni di ogni istituto. I dirigenti esprimono dubbi in particolare su trasporti e sulla gestione dei positivi a casa

Da lunedì superiori al 100%? I dirigenti della Granda: "Ogni scuola dovrebbe poter decidere in autonomia"

Un rientro in classe in presenza al 100% è possibile per le scuole superiori?

La data annunciata dal premier Draghi è quella del prossimo 26 aprile, anche se per ora non c'è nulla di ufficiale, se non le sue dichirazioni riprese dagli organi di stampa. Di circolari, per ora, nessuna. 

Secondo alcuni dirigenti scolastici il rientro al 100% è possibile, così come lo era stato a inizio anno scolastico. Tuttavia restano alcune problematiche mai risolte, come quello del tracciamento dei contagi e la capienza dei trasporti.  

Ivan Re, dirigente dell'Itis Mario Delpozzo di Cuneo e presidente provinciale ANP, Associazione nazionale presidi, sottolinea come sia "sempre preferibile il ritorno in classe di tutti gli studenti, quando le condizioni lo permettono".

La sua scuola accoglie più di 1000 studenti, provenienti da zone disparate, anche molto distanti dall'istituto. Gli spazi sono ampi e le aule, già a settembre, erano state strutturate per garantire tutte le misure necessarie per contenere il contagio. Ma ogni scuola è diversa. 

"Come dirigenti della Granda - evidenzia Re - noi preferiremmo che il governo lasciasse disponibilità di scegliere in autonomia in base alla condizione della propria scuola, alla condizione territoriale e quindi ai trasporti. Ogni istituto dovrebbe poter scegliere autonomamente una quota di rientro tra il 75 e il 100%. Quasi tutti i dirigenti con cui mi sono confrontato vorrebbero questa soluzione. La difficolà principale è legata ai mezzi di trasporto e ai momenti di ingresso e uscita dall'istituto, sulle quali non è nemmeno possibile vigiliare più di tanto". 

Sulla questione abbiamo interpellato due dirigenti di altrettanti istituti del Saviglianese.

“Il rientro degli studenti al 100% per funzionare - commenta Luca Martini, dirigente scolastico dell’Arimondi Eula di Savigliano - dovrebbe basarsi su alcuni elementi fondamentali: mantenimento delle distanze e delle misure di sicurezza sui trasporti, controllo degli spazi esterni alle scuole, tracciamento dei contagi, disponibilità di aule per accogliere l'intera popolazione scolastica. Tutti desideriamo il rientro a scuola dei ragazzi ed il ritorno alla normalità. Bisogna però chiedersi se oggi già esistano le condizioni per una ripresa al 100%. Se non si risolvono i problemi che hanno già determinato più volte la chiusura delle scuole, il rischio concreto è che la storia si ripeta”.  

“Queste problematiche le avevamo già affrontate a settembre - aggiunge vice preside all’Istituto Cravetta Marconi, Giacomo Celiento - Noi a scuola siamo pronti: abbiamo i termoscanner, che ci aiutano a individuare chi ha la febbre, abbiamo i tre ingressi e relative tre uscite al Cravetta e al Marconi dove hanno un ingresso e due uscite, tutte le aule sono perimetrate e distanziate, dotate di colonnine con gel. Dal punto di vista della sicurezza per i ragazzi siamo attrezzati, ma i grossi problemi sono nella gestione delle assenze e sulla mole di lavoro per chi resta a casa che è positivo o che ha famigliari contagiati”. 

gallo-simonelli

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