Economia - 21 aprile 2021, 07:00

Bilancio aziendale: cos'è, a cosa serve e come viene depositato

Le aziende con sede in Italia, in base a quanto stabilito dalle norme in vigore, devono redigere e depositare, presso la Camera di Commercio, il proprio bilancio d’esercizio, in riferimento ad un singolo periodo amministrativo.

Bilancio aziendale: cos'è, a cosa serve e come viene depositato

Le aziende con sede in Italia, in base a quanto stabilito dalle norme in vigore, devono redigere e depositare, presso la Camera di Commercio, il proprio bilancio d’esercizio, in riferimento ad un singolo periodo amministrativo. Il documento costituisce un prospetto completo, che rende conto delle attività aziendali in un dato periodo; la composizione del bilancio varia a seconda delle dimensioni e del tipo di società.

Le voci del bilancio aziendale

Ogni bilancio di esercizio aziendale è costituito da un documento composto da tre sezioni:

  • lo stato patrimoniale;

  • il conto economico;

  • la nota integrativa.

Lo stato patrimoniale è la parte del documento che rappresenta la situazione dell’azienda al momento della chiusura del bilancio: essa contiene informazioni relative allo stato patrimoniale e finanziario dell’impresa, descritto attraverso voci specifiche quali l’attivo, il passivo e il patrimonio netto. Lo stato patrimoniale attivo è formato dai beni e dalle proprietà che l’azienda possiede e utilizza per esercitare la propria attività d’impresa; a questi si aggiungono i crediti presso i soggetti terzi e la disponibilità monetaria liquida, rappresentata dalla cassa e dai conti correnti in saldo positivo. Nello stato patrimoniale passivo, invece, rientrano i debiti che l’azienda ha maturato verso terzi, come ad esempio istituti bancari o fornitori.

Il conto economico è la voce di bilancio deputata a fornire indicazioni relative alla situazione economica dell’azienda; in esso sono riportati i costi e i ricavi registrati durante l’esercizio delle attività aziendali. In caso di pareggio tra le due voci, il bilancio è in pari, altrimenti può essere in utile (ricavi maggiori dei costi) o in perdita (costi superiori ai ricavi).

La terza voce di un bilancio d’azienda è la nota integrativa; come si può intuire dal nome stesso, rappresenta un documento per mezzo del quale è possibile integrare dati e informazioni relative alla gestione ed all’esercizio delle attività aziendali. La nota serve, in sostanza, a rendere più trasparente il quadro finanziario e patrimoniale, riportando tutte le informazioni dettagliate circa specifiche iniziative operative, gestionali e finanziarie.

Le varie tipologie di bilancio

Come spiega l’apposita sezione del sito del Registro delle Imprese, esistono quattro tipi diversi di bilancio d’esercizio:

  • In forma ordinaria: è il documento standard, composto dallo stato patrimoniale, il conto economico, la nota integrativa e il rendiconto finanziario, come stabilito dall’articolo 2423 del Codice Civile, in vigore dal 2016; riguarda le aziende e le società quotate in Borsa;

  • In forma abbreviata; questa versione non prevede il rendiconto finanziario ma può essere utilizzata solo da aziende che rientrino in almeno due dei seguenti limiti: media dei dipendenti occupati durante l’esercizio di riferimento non superiore a 50, ricavi delle vendite e delle prestazioni inferiori a 8 milioni e 800mila euro, attivo del patrimonio sociale non superiore a 4 milioni e 400mila euro; tali condizioni devono verificarsi nel primo esercizio o per due esercizi consecutivi;

  • Bilancio delle micro-imprese; possono ricorrere a questo tipo di bilancio solo le imprese che, per il primo esercizio (o per due consecutivi) abbiano uno stato patrimoniale attivo non superiore a 175mila euro, ricavi non oltre 350mila euro e al massimo 5 impiegati (in media) durante il periodo di esercizio;

  • Bilancio di liquidazione: viene redatto dai liquidatori quando un’azienda cessa le proprie attività e le operazioni di liquidazione sono concluse.

Il deposito del bilancio d’esercizio

Le legge italiana stabilisce che il bilancio deve essere approvato dai soci 120 (o 180) giorni prima della fine del periodo di esercizio; successivamente, il documento viene depositato presso il Registro delle Imprese, dove risulta consultabile da chiunque abbia interesse. È bene sottolineare come, pur essendo un atto pubblico, non è possibile ottenere un bilancio d’azienda gratis: il servizio, da richiedere al Registro delle Imprese o ad un portale specializzato, come ad esempio Ivisura, è a pagamento.

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