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Attualità | 23 aprile 2021, 10:29

Piemonte verso la zona gialla da lunedì, ma la Granda potrebbe dover attendere

La Regione ha chiesto al Ministero della Salute un chiarimento sulla situazione della nostra provincia, che non ha ancora terminato i 14 giorni di permanenza in arancione richiesti dalla normativa

Piemonte verso la zona gialla da lunedì, ma la Granda potrebbe dover attendere

La Granda potrà passare in zona gialla insieme a tutto il Piemonte da lunedì 26 aprile o dovrà ancora attendere? E’ il dubbio in merito al quale la Regione Piemonte attende per oggi un’indicazione da parte del Ministero della Salute.

Così come le altre aree piemontesi, la nostra provincia avrebbe infatti maturato i numeri per un passaggio nella zona di allerta di minore gravità, ma a causa di un’incidenza dei contagi ancora superiore ai 250 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti era passata all’arancione solamente sabato scorso, 17 aprile, in ritardo di alcuni giorni sul resto del Piemonte.

La normativa aggiornata dai diversi provvedimenti in materia disposti dal Governo Draghi a partire dal marzo scorso prevede invece una permanenza nella zone di allerta di minore intensità di almeno 14 giorni.

Da qui la richiesta che Torino ha avanzato a Roma e rispetto alla quale si attende ora una presa di posizione da parte del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità, che ieri, giovedì, hanno intanto ricevuto dall’Assessorato di corso Regina Margherita il pre-report settimanale coi dati sull’andamento dei contagi e la situazione negli ospedali.    

"Il Piemonte nel suo insieme concluderà le due settimane di permanenza in arancione in questo weekend", confermano da Torino. Cuneo invece ci era arrivata giorni dopo. Bisognerà quindi capire, tramite l’esame dei dati assestati, se sarà possibile un passaggio al giallo in automatico per l’intera regione già a partire da lunedì 26 aprile o se per la provincia Granda questo potrà verificarsi solamente con qualche giorno di ritardo, con tutte le conseguenze del caso in quanto all’allentamento delle restrizioni su aperture e spostamenti.

Sul fronte dei dati, secondo quanto riportato dalla piattaforma "Covid-19 Italia. I grafici e le mappe interattive" del medico Paolo Spada, la nostra regione ad oggi fa registrare un indice Rt dello 0.66, una riduzione dei positivi negli ultimi sette giorni del 21%, un indice positivi-tamponi sceso al 9% e un numero di nuovi casi settimanali su 100mila abitanti ridottosi a 162, mentre quello relativo alla sola Granda è di 201, ancora il peggiore dell’intera regione e il 17ª peggior dato provinciale in Italia.

Guardando invece alla situazione ospedaliera, qui secondo dati Agenas, il tasso di occupazione delle terapie intensive nella nostra regione è passato dal 50% al 45% (contro il 33% della media italiana), mentre quello relativo ai posti ordinari dal 61% al 45%.

La decisione è attesa per il pomeriggio, anche sulla base della valutazione dei dati epidemiologici affidata ai tecnici del Seremi.

Redazione

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