Il 28 aprile il Consiglio comunale di Envie, uno dei primi in Piemonte, ha conferito la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto dandogli paternità come “cittadino onorario enviese”.
L’iniziativa è stata promossa dai gruppi alpini di Envie e di Occa, che in accordo con l’Ana Monviso si sono fatti portatori presso la loro l’amministrazione della richiesta avanzata, a livello nazionale, dall'Ente morale delle Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia e dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) con l’Associazione Alpini nazionale, di promuovere presso i tutti Comuni d'Italia il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, nell’anno in cui si commemora il centenario della sua solenne tumulazione nel sacello dell’altare della Patria a Roma, avvenuta il 4 novembre del 1921.
Il sodato ignoto per 100 anni diventerà così cittadino onorario d’Italia, entrando nelle comunità dei vari paesi.
I due gruppi alpini locali ne ricordano la storia, quando oltre 100 anni fa, dopo la Grande Guerra contro l’Esercito Austro-Ungarico, la firma dell’Armistizio a Villa Giusti e la vittoria annunciata il IV novembre 1918, il Parlamento italiano approvò nel agosto 1921 la legge per la sepoltura nell’ Altare della Patria della salma di un soldato italiano “ignoto” caduto durante la guerra.
Fu Maria Bergamas di Gradisca d’Isonzo, madre di Antonio, morto in combattimento nel 1916, il cui corpo non fu più trovato, a scegliere una bara che rappresentasse gli oltre 650 mila caduti. Fu scelta tra le undici individuate da una apposita commissione governativa nella Basilica di Aquileia ( Udine) ai piedi delle Alpi Carniche del Carso e dell’Isonzo teatro dei continui e sanguinosi combattimenti contro gli austriaci.
Il feretro scelto divenne il “Milite Ignoto” : non se ne conosceva la provenienza geografica e in quale Forza Armata, Reggimento, reparto fosse stato effettivo.
“Il feretro, scortato e onorato da reduci decorati al Valor Militare - ricordano le penne nere - venne trasportato su un affusto di cannone e caricato su una carrozza alla stazione ferroviaria di Aquileia. Quel treno speciale alle 8, 30 del 29 ottobre 1921 iniziò uno storico viaggio fermandosi in 120 località italiane per ricevere i massimi onori. Giunse a Roma il 2 novembre accolto dalla famiglia reale, da autorità e vessilli, bandiere, stendardi di tutti i Reggimenti partecipanti alla Grande Guerra.
Alla presenza del Re Vittorio Emanuele III di Savoia, il 4 novembre 1921 il “Milite Ignoto” fu tumulato nel sacello alla base del Vittoriano".
Sempre per la commemorazione del centenario i gruppi alpini di Envie Occa si fanno promotori di visite e lezioni didattiche nelle scuole per rievocare, anche grazie alla partecipazione di gruppi storici, la figura del soldato italiano durante il conflitto, le sue giornate in trincea e gli equipaggiamenti.
Ricordano che nel 2017, proprio la Scuola Primaria di Envie (Direzione Didattica di Revello) risultò vincitrice del premio regionale del concorso nazionale “Il Milite…non più ignoto” indetto dall’Ana con il Progetto “Anche qui...verrà primavera”.