Dicono che Paolo Bongioanni, capogruppo a Palazzo Lascaris e ormai plenipotenziario di Fratelli d’Italia nel Cuneese, lo vorrebbe fortemente candidato sindaco a Borgo San Dalmazzo il prossimo anno.
Mauro Bernardi, che dall’amministrazione di Borgo si era dimesso da vicesindaco nell’agosto del 2016 per assumere la presidenza dell’Atl (Azienda Turistica Locale) del Cuneese, si schermisce ma non chiude la porta.
“Sono un amministratore civico. Sono stato assessore con Pierpaolo Varrone, che era un esponente di spicco del Pd provinciale, e poi vicesindaco di Gian Paolo Beretta, che non è un sindaco di destra”.
Come si vede, nei ruoli pubblici di Bernardi prima c’è stato un Pier, poi un Gian ed ora un “semplice” Paolo.
Semplice si fa per dire.
Quest’ultimo, che di cognome fa Bongioanni, se fosse rimasto all’Atl oggi sarebbe un suo dipendente, mentre, da domani, potrebbe diventare il suo mentore politico.
“Se negassi che mi fa piacere sapere che alcuni amici hanno fatto il mio nome come sindaco di Borgo o addirittura di Cuneo non sarei sincero. Ne sono orgoglioso. Ciò premesso – precisa Bernardi – voglio dire che all’Atl, pur in un momento particolarmente difficile qual è quello dal quale stiamo uscendo a fatica, mi trovo molto bene. Ho tanti progetti in testa e la squadra con cui lavoro è affiatata, animata da voglia di lavorare e tanta buona volontà”.
Il mandato di Bernardi alla presidenza dell’Atl scade nel 2022, lo stesso anno in cui le città di Cuneo e Borgo saranno chiamate alle urne.
Ha la possibilità di un ulteriore mandato al vertice dell’Atl ma al contempo vede aprirsi innanzi a sé nuove chances.
Un bel dilemma: dare continuità al lavoro svolto in questi anni in ambito turistico o cambiare ruolo e tentare l’avventura politico-amministrativa?
“Nei miei pensieri – confida – c’è soprattutto l’Atl, ma ho imparato che nella vita non si può mai dire mai”.