Tra le razze canine, una, più di altre, è amata in tutto il mondo. Non è casuale, a tal proposito, che sia stata la prima ad essere traslata sul grande schermo. La prima “star” canina, infatti, fu “Rin tin tin”, splendido esemplare di pastore che sin dalla fine degli anni ‘20 è stato protagonista, dapprima, nelle sale cinematografiche per poi conoscere grande popolarità, negli anni ‘50, in una fortunata serie televisiva trasmessa in tutto il mondo.
Numeri alla mano, il pastore tedesco resta, a tutt’oggi, il “cane con pedigree” preferito dagli italiani, seguito da Jack Russell, American Staffordshire e Boxer. Esistono svariate tipologie di pastore tedesco, ma fondamentalmente, in base al loro manto, si suddividono in due macro categorie: pastore tedesco a pelo corto o lungo.
I vantaggi di spazzolare quotidianamente il pastore tedesco
Questa suddivisione è propedeutica a far comprendere quanto la cura del pelo sia di fondamentale importanza nel rapporto quotidiano con questo cane, che necessita delle dovute attenzioni per poter brillare sempre di luce riflessa, a maggior ragione se possediamo un pastore tedesco a pelo lungo.
Il primo aspetto riguarda i lavaggi. A differenza di altre razze canine, il pastore tedesco non ne necessita di frequenti: è sufficiente procedere con cadenza bimestrale o trimestrale, meglio se accompagnato da una soluzione dermatologicamente testata per detergere e rinfrescare la cute.
Decisamente differente, invece, il discorso della spazzolatura: il pastore tedesco, pelo lungo o corto che sia, richiede che venga pettinato quotidianamente. Un’operazione necessaria per mantenere pulito ed in piena salute il nostro amico a quattro zampe, da compiere cercando di seguire la direzione dei peli al fine di rimuovere le cellule morte che, eventualmente, si depositano sul manto.
Sul mercato, esistono svariati accessori propedeutici alla pulizia del pastore tedesco, ma quello maggiormente funzionale è, senza alcun dubbio, il pettine in metallo. Resta consigliato, tuttavia, rivolgersi al proprio veterinario per farsi indirizzare al meglio nella scelta: in base al manto del cane, infatti, saprà certamente formulare il miglior suggerimento possibile.
Ogni quanto va applicato l’antiparassitario
La pulizia quotidiana del cane, oltretutto, consente di verificare, tangibilmente, lo stato di salute del cane. Tramite essa, ad esempio, è possibile verificare l’eventuale presenza di parassiti che, come noto, possono risultare estremamente dannosi per la salute del pastore tedesco.
A differenza di quanto comunemente pensato, questa tipologia di controllo non va effettuata solo in estate, stagione indubbiamente più “a rischio”: qualsiasi persona abbia a cuore il proprio pastore tedesco, dovrebbe procedere perlomeno una volta al mese all’utilizzo di un antiparassitario da applicare sul manto del cane. Una prevenzione che rende la vita più sicura all’animale e all’intero nucleo famigliare dove vive.
La cura del pelo, per quanto ovvio, passa anche dalle sapienti mani di un toelettatore esperto. Il pastore tedesco richiede una seduta di toelettature mensile nelle stagioni in cui perde maggiormente il pelo, a cadenza bimestrale, invece, in quelle dove la perdita è meno frequente. Queste, per quanto ovvio, sono le sedute minime da dover effettuare: non è affatto sconsigliato procedere anche con una frequenza minore rispetto a quelle citate.
Un pelo più forte e lucente passa anche dall’alimentazione. Il pastore tedesco, come qualsiasi altro cane, predilige alimenti a base di proteine animali: il cucciolo, ad esempio, mangia tre volte al giorno per una quantità media di 300 grammi; superati i sei mesi, invece, i pasti diverranno due per complessivi 450 grammi quotidiani. In qualsiasi caso, il consiglio è quello di rivolgersi ad un nutrizionista, il soggetto deputato, in base alle caratteristiche del pastore tedesco, a stabilire la dieta più sana ed equilibrata per il nostro amato cane.