/ Attualità

Attualità | 23 giugno 2021, 15:01

Carlo Merenda, ingegnere saluzzese: di successo in successo verso il campionato italiano di auto storiche

Merenda in coppia con il genovese Marco Gandino ha vinto la terza edizione del Campagnolo Legend e il Rally Lana sulla Ritmo del 1984. Il navigatore calcola con precisione millimetrica la media nella specialità regolarità auto storiche. Una passione nata in famiglia. Le prime gare a 10 anni con il padre Enrico

La vittoria di Merenda e Gandino al Campagnolo, La Ritmo con pilota e navigatore al Rally Lana e nella foto in basso: Carlo ed Enrico Merenda

La vittoria di Merenda e Gandino al Campagnolo, La Ritmo con pilota e navigatore al Rally Lana e nella foto in basso: Carlo ed Enrico Merenda

Ancora un successo per il saluzzese Carlo Merenda, 32 anni ( navigatore) in coppia con il genovese Marco Gandino ( pilota) che, dopo aver hanno vinto la terza edizione del Campagnolo Legend Regolarità a media, valida per il Campionato italiano auto storiche ( il 29 maggio scorso nelle valli vicentine ) ha portato a casa un’altra prova vittoriosa a Biella, al Rally Lana storica regolarità a media, sempre sulla Fiat Ritmo Abarth 130 TC del 1984.

Una vittoria combattuta sul filo dei decimi di secondo con appena 27 penalità di scarto dall’equipaggio svizzero Bonnet -Solomatina che correva su Alfa Romeo Giulietta del 1961 e 32 penalità sull’equipaggio femminile Giugni- Biagi su Alpine Renault A 110 del 1971.

Otto le zone cronometrate a media, corrispondenti alle prove speciali del rally storico, da ripetersi due per tre volte ed una per due volte, per un totale di 95 km su 234 di gara, con 58 rilevamenti al decimo di secondo, ad una media di velocità  imposta tra i  46,8 e 48,5 km/h .

“Possono sembrare pochi – afferma Enrico  Merenda padre di Carlo - ma se li misurate su strade strette con curve continue, non sono assolutamente valori da sottovalutare".

Continua così la strada verso il Campionato italiano che si disputerà tra settembre e novembre prossimo.

Come nasce la passione per le auto storiche nel giovane ingegnere saluzzese?

L'ha ereditata dal padre con il quale ha disputato la sua prima gara a 10 anni, nella regolarità classica, per poi continuare dopo i 14 anni, in seguito ad un regolamento del 2000 che non consentiva ai minori di quell'età di partecipare.

"In questo tipo di  gara ci sono vari tipi di specialità: oltre alla velocità , la regolarità classica, ossia il passaggio su pressostati al centesimo di secondo e quella a media – spiega  in linguaggio tecnico il padre Enrico, da decenni appassionato di auto storiche e che corre sulla 124 Spider del ‘71, sulla A 112 Abarth e sulla Fulvia Sport del ’72 , tutte della sua collezione. 

"Negli anni abbiamo alternato le gare "classiche" con quelle a media, ossia su un tratto di strada ben definito, simile alle prove speciali dei rally, una media imposta, la difficoltà è quella di avere la misura esatta tra quella tracciata dall'organizzatore e quella in macchina durante la prova".

Carlo laureato in Ingegneria meccanica, riesce a calcolare e correggere in prova gli strumenti così da avere sempre la misura corretta. Per questo è diventato un riferimento per molti piloti che lo vogliono al loro fianco come navigatore. Quindi calcoli e correzioni in tempo reale fanno la differenza.  

"In questa specialità il navigatore ha un ruolo 60-40, rispetto al pilota, che deve  cercare di stare in media, cosa comunque non facile".

Come si sono conosciuti Carlo Merenda e il genovese Gandino ?

I due saluzzesi, padre e figlio stavano per disputare il San Remo rally Coppa dei Fiori. Era il 3 ottobre del 2020 e la competizione è stata annullata per l'impraticabilità delle strade a causa dell’alluvione che ha colpito tragicamente  il Ponente ligure, le valli Tanaro, Vermenagna, Roya.

"Tra una chiacchiera ed un'altra c'è stata la proposta di Marco Gandino  per  il campionato di quest'anno (sei gare sul territorio nazionale che Carlo difficilmente riuscirà a fare tutte per impegni di lavoro e per la concomitanza con altra gara che dovrebbe disputare ad ottobre in Marocco, il Panda Raid).

Il pilota genovese ha 60 anni e Carlo Merenda è uno dei più giovani nell’ ambiente delle auto storiche che ha in numero maggiore esponenti ed appassionati più avanti negli anni. 

L'auto delle recenti vittorie è una Fiat  Ritmo Abarth 130 Tc del 1984, ma non necessariamente si deve correre il campionato con la stessa auto.

 

vilma brignone

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium