Approvata nel Consiglio comunale di ieri a Cavallermaggiore, la proposta di sostengo alla legge regionale “Disposizioni per l'utilizzo delle infrastrutture ferroviarie del Piemonte a sostegno del bisogno di mobilità sostenibile e come politica di contrasto ai cambiamenti climatici” presentata dal Partito dei Verdi.
"L'abbiamo fatta nostra - ha spiegato il sindaco Davide Sannazzaro - perché il tema della Bra Cavallermaggiore esiste. Non sono stati rimessi i treni, i pullman intasano il viale della stazione in modo importante, l’utenza è calata in modo significativo, non servono numero per vedere che i bus sono sempre vuoti e la gente preferisce spostarsi in macchina".
L'aumento del traffico ha ripercussioni sull'inquinamento in paese, in particolare nei pressi della ferrovia, riqualificata prima del lockdown e pressoché inutilizzata.
"Con il consigliere Demaria di Bra, il sindaco di Savigliano e il sindaco di Saluzzo, stiamo lavorando a un progetto insieme a Bus company, Polito e Alstom per mobilità alternative perché uno dei problemi della sostenibilità della linea è che il Minuetto era diesel e doveva rifornirsi a Chivasso ogni giorno. Il prezzo treno è di 14 euro al km contro 1,50 ero al km del biglietto del pullman, il che non lo rendeva competitivo a fronte dei flussi".
"Stiamo cercando di pensare a progetti alternativi come sull’elettrico o batteria, abbiamo scartato per il momento l’idrogeno".
Il Consiglio comunale ha votato all'unanimità il sostegno alla legge regionale perché appunto all'interno è contenuta anche la Bra-Cavalleramggiore.
E sulla possibilità di convertire la linea ferroviaria in una pista ciclabile, il primo cittadino coglie l'occasione per fugare ogni dubbio: "Per noi la ferrovia è una ferrovia. Lì ci passa il treno, le piste ciclabili si possono fare in altri posti".