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Economia | 21 luglio 2021, 16:25

Bankitalia rilancia: Educazione finanziaria tema importantissimo

Si riafferma una questione centrale nella letteratura di settore, dove la manualistica del banchiere scrittore Beppe Ghisolfi opera da 25 anni

Bankitalia rilancia: Educazione finanziaria tema importantissimo

L’istituzione bancaria centrale, presieduta da Governatore Ignazio Visco, nel corso dell’audizione parlamentare svolta dal Vicedirettore generale Alessandra Perrazzelli, ha evidenziato che la funzione educativa assume un rilievo pari a quello dei compiti di vigilanza sul settore dell’intermediazione del credito e del risparmio.

Attraverso la consapevolezza concettuale e operativa dei termini dell’economia e della finanza, diventa possibile non soltanto indirizzarsi verso prodotti e servizi bancari conoscibili e tracciabili, ma accedere con piena cognizione agli strumenti della giustizia alternativa come l’arbitrato bancario finanziario, attraverso il quale sono stati finora risarciti circa 100 milioni di euro ai consumatori-risparmiatori.

Si riafferma una questione centrale nella letteratura di settore, dove la manualistica del banchiere scrittore Beppe Ghisolfi opera da 25 anni e si pone altresì in sintonia con un altro capitolo fondamentale, quello del concorso pubblico-privato allo sviluppo dei progetti industriali e infrastrutturali sostenuti dai fondi europei e rispetto ai quali la convergenza degli intermediari finanziari e creditizi (banche, assicurazioni, fondi di investimento, fondazioni, investitori istituzionali) potrà sbloccare (previsioni FEBAF) fino a mille miliardi addizionali alle risorse del Recovery Plan e sarà decisiva per il buon fine di tutti gli interventi programmati.

L’educazione finanziaria si conferma un “tema importantissimo”, al pari di quello istituzionale della vigilanza sul buon andamento del settore dell’intermediazione creditizia e del risparmio. Tramite la piena cognizione dei termini teorici e pratici dell’economia e della finanza, infatti, diventa possibile non solo orientare le proprie riserve finanziarie verso prodotti e servizi trasparenti, conoscibili e tracciabili, ma anche accedere alle forme di tutela e di autotutela previste dai cosiddetti riti giudiziali alternativi come l’arbitro bancario finanziario, una modalità quest’ultima che ha fin qui consentito la restituzione di rimborsi e risarcimenti ai consumatori e risparmiatori per circa 100 milioni di euro.

Argomentazioni ribadite dalla dottoressa Alessandra Perrazzelli, Vicedirettore generale della Banca d’Italia, nel corso delle più recenti audizioni parlamentari indette sui progetti di riforma e rafforzamento dell’istituto arbitrale per accrescerne appunto l’accessibilità.

L’importanza assunta dalla piena alfabetizzazione economico finanziaria delle famiglie va pertanto oltre il semplice approccio strettamente pedagogico per assumere un ruolo di sostegno all’esercizio di fondamentali diritti costituzionali di autotutela, funzione sulla quale si è soffermato in più circostanze la produzione letteraria e didattica realizzata dal banchiere scrittore professor Beppe Ghisolfi. Le cui riflessioni sul ruolo delle banche e degli investitori istituzionali come soggetti attivi della politica economica nazionale, a maggior ragione ai fini della piena operatività del Recovery Plan o PNRR del governo Draghi, trovano autorevole rispondenza nelle più recenti rilevazioni condotte dal dottor Innocenzo Cipolletta, presidente della FEBAF, la federazione che aggrega la generalità degli istituti bancari assicurativi e investitori collettivi e istituzionali: l’apporto dei fondi che gestiscono strategici stock di liquidità e risparmio diffuso, è stato infatti quantificato in mille miliardi di euro che, in presenza di un quadro fiscale e amministrativo semplificato e incentivante, potrebbero spontaneamente affluire sui progetti industriali e infrastrutturali già di per sé interessati dall’apporto dei fondi UE assegnati all’Italia per circa 200 miliardi di euro per la ripresa e la ripartenza post pandemica.

comunicato stampa

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