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Economia | 23 luglio 2021, 09:59

"Premio alla Buona Volontà": tra gli insigniti Giuseppe Piumatti, fondatore del Gruppo Bra Servizi

L’imprenditore tra le personalità scelte dalla giuria presieduta da Beppe Ghisolfi per la cerimonia organizzata dall’associazione Aicas/Ucepi

Giuseppe Piumatti col figlio Massimo sul palco del premio con Beppe Ghisolfi e Gian Maria Aliberti Gerbotto, rispettivamente presidente e componente della giuria

Giuseppe Piumatti col figlio Massimo sul palco del premio con Beppe Ghisolfi e Gian Maria Aliberti Gerbotto, rispettivamente presidente e componente della giuria

C’era anche l’imprenditore Giuseppe Piumatti, fondatore del Gruppo Bra Servizi, tra le personalità che sabato sera, nel corso del "Gran Galà della Buona Volontà" tenuto quest’anno a Limone Piemonte, sono state insignite dei "Premi alla Buona Volontà".

Il riconoscimento, ideato da Dino Rossetti e organizzato dall’associazione Aicas/Ucepi, ormai da quattro anni conferisce un tributo a protagonisti del mondo dell’impresa, della cultura e del terzo settore che si siano distinti nel proprio campo raggiungendo importanti traguardi proprio grazie a valori come l’impegno e la determinazione.

E’ così che la partecipata cerimonia tenuta al Teatro Alla Confraternita ha visto salire sul palco figure come l’imprenditore braidese, insieme ai colleghi Franco Biraghi, Erik Ambrosio e Maurizio Anselma, al vignettista Danilo Paparelli, al giornalista Claudio Porchia, all’artista Romina Dogliani, al biologo Tancredi Militano, all’operatrice culturale Erica Pellegrino e alla ballerina Carla Peirone.

A sceglierli una giuria presieduta dal banchiere, giornalista e scrittore Beppe Ghisolfi e composta anche dallo scrittore e giornalista Gian Maria Aliberti Gerbotto e dallo stesso Dino Rossetti. A chiamarli sul palco la conduttrice del Galà, Gabriella Giordano, voce di Radio Montecarlo e consigliere dell’Atl del Cuneese.

"Nella mia storia di imprenditore – spiega Giuseppe Piumatti – ho ricevuti numerosi riconoscimenti, a partire dalle diverse onorificenze attribuitemi dal Presidente della Repubblica. Certo, quest’ultimo mi fa particolarmente piacere per la considerazione che da sempre nutro verso il tema che lo ispira. Nella vita professionale come in quella privata ho infatti imparato che è proprio con la volontà, l’abnegazione e l’applicazione continua che si ottengono risultati, che si raggiungono i successi e che si riesce a far fronte anche agli errori che pure capita di commettere, traendo da essi lezioni utili per poter ripartire. E’ un insegnamento che tengo prezioso e cerco ogni giorno di trasmettere alla mia famiglia, a partire da mio figlio Massimo, 7 anni, che sabato ho voluto con me a ritirare il premio. La volontà – conclude Piumatti – e in particolare quella 'buona volontà' che al premio dà il nome, unite alle doti che ognuno di noi possiede, sono il primo ingrediente di quanto di utile facciamo nella nostra vita. Non soltanto per sé, ma anche e soprattutto per aiutare chi ci sta vicino e contribuire alla crescita del territorio in cui operiamo".

Redazione

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