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Attualità | 24 luglio 2021, 10:24

Assegnati i finanziamenti per otto distretti urbani del commercio nel cuneese

Si tratta di Fossano, Busca, Cuneo, Alba, Caraglio, Mondovì, Dronero e Borgo San Dalmazzo. Cirio e Poggio: "La Regione dà sostegno alle imprese di vicinato coinvolgendo quasi la metà dei Comuni piemontesi"

Assegnati i finanziamenti per otto distretti urbani del commercio nel cuneese

Sono stati assegnati a 52 comuni piemontesi, di cui 8 cuneesi, 1 milione di euro per la costituzione dei Distretti Urbani del commercio.

Fondi che arriveranno nei prossimi giorni con un contributo massimo di 20mila euro. In provincia di Cuneo sono state individuati i distretti, oltre al capoluogo, di Alba, Mondovì, Fossano, Dronero, Borgo San Dalmazzo, Caraglio e Busca.

"La Giunta - scrive la Regione - è già al lavoro per predisporre uno stanziamento sul 2022 che permetterà lo scorrimento della graduatoria in modo da garantire il finanziamento di tutti i progetti già ammessi."

Oltre alle otto aree cuneesi nel resto del Piemonte i finanziamenti sono stati individuati per 23 centri in provincia di Torino, 7 di Vercelli, 5 di Asti, 5 di Alessandria, 2 di Biella, 1 di Novara, 1 del Verbano-Cusio-Ossola.

«I 77 enti locali che hanno presentato progetti di riqualificazione sono riusciti a coinvolgere 539 enti locali, quasi la metà dei 1.181 Piemontesi - hanno sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio –. È la prima volta che la Regione offre alle imprese la possibilità di mettere in campo strumenti adeguati per rafforzare la concorrenza del commercio di vicinato nei confronti di realtà nazionali e internazionali più strutturate dal punto di vista della sostenibilità economica».

Con questi finanziamenti i distretti potranno finanziare progetti di arredo urbano: per esempio la creazione di isole pedonali, parcheggi e spazi dedicati al co-working con «portali-vetrina» collegati alle frazioni, svolgere consulenze per semplificazione gli iter normativi in ambito commerciale.

«Con questa operazione – hanno aggiunto – sarà possibile ridurre il fenomeno della dismissione degli usi commerciali nei contesti urbani, valorizzando nello stesso tempo i luoghi più tradizionali attraverso i cosiddetti “centri commerciali naturali” che aumenteranno la competitività tra le realtà locali e quelle internazionali».

Di seguito i 52 comuni individuati in tutta la Regione

  • Ivrea (TO)
  • Crescentino (VC)
  • Trino (VC)
  • Rivarolo Canavese (TO)
  • Cigliano (VC)
  • Villafranca d’Asti (AT)
  • Bussoleno (TO)
  • Fossano (CN)
  • Unione di Comuni «Terre di Vini e di Tartufi» (AT)
  • Gattinara (VC)
  • Alpignano (TO)
  • Acqui Terme (AL)
  • Busca (CN)
  • San Benigno Canavese (TO)
  • Carmagnola (TO)
  • Chieri (TO)
  • Moncalieri (TO)
  • Casale Monferrato (AL)
  • Alessandria
  • Valenza (AL)
  • Pianezza (TO)
  • Vercelli
  • Cavour (TO)
  • Asti
  • Cuneo
  • Riva Presso Chieri (TO)
  • Verbania
  • Moncalvo (AT)
  • Unione Comuni Ciriacese e Basso Canavese (TO)
  • Arona (NO)
  • Alba (CN)
  • Caraglio (CN)
  • Settimo T.se (TO)
  • Mondovì (CN)
  • Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone (TO)
  • Biella
  • Nizza Monferrato (AT)
  • Castellamonte (TO)
  • Collegno (TO)
  • Pinerolo (TO)
  • Novi Ligure (AL)
  • Torino; Borgosesia (VC)
  • Condove (TO)
  • Dronero (CN)
  • Borgo San Dalmazzo (CN)
  • Cavagnolo (TO)
  • Cuorgnè (TO)
  • Pavone Canavese (TO)
  • Varallo (VC)
  • Cossato (BI)
  • Venaria Reale (TO)

Daniele Caponnetto

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