"La scelta del Carle si rivela per quello che è: un suicidio poco assistito dell'attuale maggioranza comunale a vantaggio di privati immobiliaristi. E ci pensa un'altra Fondazione privata, quella di Verduno, a dirci che cosa sarà del nostro ospedale e della nostra sanità".
Si potrebbe riassumere in questo singolo passaggio la lettera che il consigliere comunale di Cuneo Ugo Sturlese - già direttore del dipartimento di emergenza e accettazione e componente del consiglio superiore di sanità - ha inviato ai giornali provinciali, per rispondere alle dichiarazioni nella serata di mercoledì scorso - 4 agosto - , durante la prima riunione della nuova commissione temporanea speciale sanità.
Obiettivo dell'incontro il contatto tra le nuove dirigenze ASO Santa Croce e Carle e ASL Cn1 e i consiglieri, come primo passo di un percorso nel quale la città dovrebbe finire per individuare una possibile collocazione all'area del Santa Croce una volta concluso il nuovo ospedale.
A scatenare la risposta di Sturlese - e di altri soggetti che, il nuovo ospedale unico, non lo vorrebbero veder sorgere fuori città - è stata la presa di posizione dell'assessore regionale Icardi in commissione, che ha definito "una sciocchezza" l'ipotesi di chi sostiene che l'attuale Santa Croce possa essere il luogo in cui costruire il nosocomio unico: "Per l'assessore, allora, cretini sono invece i consiglieri di maggioranza della commissione - scrive Sturlese - che hanno ingenuamente voluto interessarsi, seppur non sia di loro competenza, di come sistemare l'area dismessa lasciandosi un disastro urbanistico alle spalle".
"Il nostro ospedale è ancora ben funzionante, almeno nei fondamentali che si richiedono a un hub territoriale, e necessità di ampliamenti e ristrutturazioni per i quali esisono finanziamenti - scrive ancor il consigliere - , ma soprattutto di un potenziamento forte degli organi medici e infermieristici".
"Pensateci, in vista delle prossime elezioni amministrative, comunali e poi regionali: salviamo l'ospedale Santa Croce dagli incompetenti" si conclude la lettera.