“Com’è possibile che ANAS, la prima impresa in Italia con a disposizione un gran numero di tecnici e ingegneri altamente qualificati, affidi la progettazione del nuovo ponte in valle Roya alla ditta che eseguirà i lavori del tunnel di Tenda? Abbiamo già perso 10 mesi, così ne perderemo altri sei, da quando si partirà davvero con la progettazione, ovviamente”.
Nonostante ANAS abbia recentemente firmato l’accordo con Edilmaco per la prosecuzione del lavori per il tunnel di Tenda, il sindaco di Limone Piemonte e presidente dell’Unione Montana Massimo Riberi non tira (ancora) un sospiro di sollievo.
A impensierire i territori attualmente isolati rispetto al collegamento con le vicine Liguria e Francia, infatti, è la decisione presa da ANAS di incaricare la ditta della progettazione del nuovo ponte di collegamento: “Non possiamo restare altri anni interi senza collegamenti – dice Riberi - ; nella migliore delle ipotesi il ponte non sarà pronto prima di fine 2023, anche se attualmente ho i miei dubbi”.
“Come sindaci dell’Unione, presumibilmente a settembre, chiederemo al Ministero delle Infrastrutture un incontro in cui definire una soluzione rapida per la costruzione del ponte, e l’utilizzo della vecchia galleria durante i lavori. Cercheremo di coinvolgere anche tutti i rappresentanti del territorio a Roma, i nostri parlamentari, perché le nostre voci possano davvero essere prese in considerazione: si tratta di un collegamento internazionale, la cui mancanza mette in difficoltà l’intera provincia. I nostri territori, se si continua così, avranno vita davvero breve”.
Le speranze e le istanze dei sindaci esulano, però, dalla sola tematica del collegamento stradale e vanno a toccare anche quella della ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza. “Speriamo procedano celeri i lavori sul tratto Breil-Ventimiglia e che per dicembre il collegamento venga ripristinato in maniera completa – aggiunge Riberi - . Una volta raggiunto questo obiettivo, però, sarà necessario aumentare le coppie di treni su quel tratto, come anche confermato dall’assessore regionale Gabusi”.
“Il nuovo ponte è l’unica speranza di risolvere la situazione d’isolamento, quindi basta perdite di tempo – sottolinea ancora Riberi, concludendo - . Ma la speranza è poca: riguardo al secondo tunnel non abbiamo mai visto rispettato il cronoprogramma, a prescindere da tutto quello che è successo altrimenti”.
In Breve
venerdì 19 aprile
Accadeva un anno fa
Attualità
Attualità