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Politica | 22 settembre 2021, 18:16

Usi civici: il PD duro con Bongioanni. Lega e FI plaudono al “buonsenso di Cirio”

I "dem" rincarano la dose dopo l’attacco già partito dalla deputata Gribaudo. La firma del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia, insieme a quella dei consiglieri Gagliasso e Demarchi, sotto la nota congiunta diramata da forzisti e Carroccio

Immagine di repertorio

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Giungono in redazione nuove reazioni sulla questione dell’emendamento, proposto dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Bongioanni, con alcune modifiche alla legge regionale sugli usi civici.

Il caso è ormai noto: l’emendamento (ora superato dall'iniziativa legislativa annunciata oggi dal presidente Alberto Cirio) avrebbe modificato le modalità di calcolo dei valori dei terreni gravati da uso civico, e di conseguenza i canoni annui dovuti ai Comuni, che sarebbero risultati di gran lunga più bassi di quelli odierni.

La prima nota stampa arriva dalla federazione cuneese del Partito Democratico. Il PD oggi era già intervenuto sulla questione, con le parole dell’onorevole Chiara Gribaudo. Ora la presa di posizione del partito: “O con i Comuni montani o contro: Bongioanni e la Giunta regionale scelgano da che parte stare".

"È inaccettabile – vi si legge nella nota firmata dai deml’emendamento proposto dal consigliere con delega al Turismo, che penalizzerebbe fortemente i comuni delle nostre vallate. Quello a cui abbiamo assistito nelle ultime 48 ore in Consiglio regionale è solo l’ultimo tentativo (forse) malriuscito di alcuni suoi membri di portare via fondi e risorse ai comuni di montagna.

Il nostro conterraneo Paolo Bongioanni, conosciuto sui social come 'Il Kaimano', ha presentato un emendamento alla legge regionale 29 del 2 dicembre 2009. Il cuore dell’emendamento consiste in una modifica (leggasi 'forte riduzione') delle indennità dovute ai comuni montani dalle aziende che si trovano ad operare imprenditorialmente su terreni vincolati ad uso civico.

Con la modifica introdotta da Bongioanni, in caso di approvazione, quelle indennità – spesso uno dei capitoli di entrata che permettono al bilancio dei comuni montani di reggersi in piedi nonostante le mille difficoltà – sarebbero state ricalcolate tenendo conto del reddito dominicale catastale delle risorse naturali e non della redditività di quei terreni.

Nel concreto, le aziende avrebbero pagato ai comuni montani molto meno di quanto attualmente dovuto per fruire dei terreni ad uso civico". 

In questi anni abbiamo assistito ai proclami di Bongioanni sul tema della montagna e del suo turismo (un settore che fortunatamente può contare su professionisti che se ne occupano quotidianamente da vicino): nella narrativa di sé stesso come di uomo vicino alla montagna e alle sue istanze che il consigliere ha costruito in questi anni, la proposta di emendamento alla legge 29/2009 è stata davvero una grave caduta.

Parliamo al passato perché poche ore fa il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha aggiustato il tiro su quanto detto da Bongioanni, annunciando una nuova proposta in merito nelle prossime settimane.

Rinnoviamo l’invito rivolto dalla nostra rappresentante alla Camera, l’onorevole Chiara Gribaudo, ai vertici della Regione Piemonte in merito alla proposta: ‘I promotori [...] sono in Consiglio regionale a lavorare per i cittadini o per qualche gruppo di interesse?’. Attendiamo con ansia la risposta del nostro consigliere”.

 

A stretto giro, poi, è stata diramata la nota stampa congiunta di Lega e Forza Italia, a firma dei consiglieri regionali del Carroccio Matteo Gagliasso e Paolo Demarchi e del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia.

“Apprezziamo il buonsenso del nostro governatore Alberto Cirio – scrivono –, che ha deciso di normare con una apposita proposta di legge la disciplina relativa agli usi civici, stoppando un emendamento al collegato che avrebbe stravolto, senza alcuna forma di confronto e dibattito, lo status quo.

Un tema certamente rilevante, soprattutto per i nostri enti locali e in particolare per le finanze dei piccoli Comuni montani. Per come era stato immaginato l’emendamento, infatti, la revisione dei parametri dei terreni destinati ad uso civico avrebbe comportato delle notevoli riduzioni dei canoni annuali corrisposti alle nostre comunità, specialmente nelle terre alte.

Siamo certi, quindi, che la nuova proposta di legge annunciata dal presidente della Regione saprà regolamentare al meglio la materia, nella consapevolezza delle sue ricadute su attività strategiche come, ad esempio, quelle turistiche e sportive”.

Nicolò Bertola

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