“Destinare al comparto irriguo le risorse del piano invasi e risorse straordinarie e sburocratizzazione per investimenti per l’innovazione nella distribuzione della risorsa acqua finalizzati a mitigare le drammatiche conseguenze della siccità sul comparto agricolo”. È quanto avevano chiesto a luglio, con l’interrogazione n.3-02744 al Ministero dell’Agricoltura, il Senatore Giorgio Maria Bergesio, capogruppo Lega-Salvini Premier in Commissione Agricoltura, e i Senatori della Lega Gianpaolo Vallardi, Rosellina Sbrana, Gianfranco Rufa e Cristiano Zuliani.
517 gli eventi estremi, tra nubifragi, ondate di calore, alluvioni, trombe d’aria, grandinate e soprattutto siccità, che si sono verificati in Italia nell’estate 2021, la peggiore dell’ultimo decennio. A cui si aggiunge il rischio idrogeologico, che negli ultimi 25 anni ha causato la perdita del 28 per cento di superficie agricola.
“Il clima è un’emergenza grave, da contrastare il prima possibile. La siccità è ormai un’emergenza in tutta Italia. Al Nord la situazione è critica – dice Bergesio -. Inoltre, per garantire il deflusso minimo vitale, gli enti gestori della rete irrigua sono tenuti a ridurre drasticamente la quantità d’acqua destinata ai canali d’irrigazione, con conseguenze dannose per le colture”.
Le richieste dei firmatari dell’interrogazione: “La programmazione di un importante piano di investimenti per ridurre i rischi legati ai fenomeni climatici estremi ed in particolare a carattere siccitoso. Ma anche una strategia per l’efficientamento del sistema irriguo e, vista la straordinarietà della situazione, destinare al comparto irriguo le risorse del piano invasi in arrivo a gennaio e risorse straordinarie, oltre a quelle Fsc, per stimolare l’innovazione nella distribuzione della risorsa acqua”.
La risposta del Ministero dell’Agricoltura è arrivata ieri, per voce del Sottosegretario Gian Marco Centinaio. Propone di preferire un sistema di gestione del rischio come indennizzo ex post rispetto ad un sistema preventivo di sostegno del reddito. “Ormai il cambiamento climatico non porta più a ritenere come estremi e intermittenti gelate, siccità, alluvioni e grandinate e non possiamo immaginare di affrontare tali fenomeni con l’approccio emergenziale, come è stato fatto fino ad ora”, riporta il Ministero.
Sulle difficoltà irrigue, il Ministero inoltre annuncia che “a partire dal 2022, verranno finanziati ulteriori investimenti irrigui, utilizzando sia le risorse del PNRR, pari a 880 milioni di euro, sia le ulteriori assegnazioni di fondi nazionali, previste dalla legge n. 178 del 2020, pari a 440 milioni di euro”. Tra le iniziative previste: “orientare l'Agricoltura 5.0 verso obiettivi di sostenibilità in sinergia con la tutela ambientale, sia individuando le migliori tecniche per aumentare l’efficienza d’uso dell’acqua negli impianti microirrigui, sia mettendo a punto le soluzioni più sostenibili per gli impianti climatizzanti”.
“Siamo soddisfatti che le richieste della Lega per mitigare i gravi danni causati dagli eventi climatici estremi siano state accolte dal Ministero – commenta il Senatore Bergesio -. L’attuazione di un piano di investimenti di grande portata per affrontare in maniera strutturale il problema delle emergenze climatiche in agricoltura connesse ai cambiamenti climatici, come sollecitato in più occasioni dalla Lega, è sicuramente una notizia positiva per il settore dell’agricoltura e dell’allevamento, ma anche per la quotidianità delle persone. Vigileremo affinchè quanto annunciato dal Ministero venga effettivamente attuato e consenta di evitare in futuro gli enormi danni che le aziende oggi subiscono a causa del cambiamento climatico. Lo Stato deve fare la sua parte nella transizione energetica con investimenti, finanziamenti e normative, e deve essere al fianco di aziende e cittadini in questa sfida, che è anche occasione di sviluppo”.