Costante l’azione delle Fiamme Gialle della “Granda” a contrasto di tutti gli illeciti economico-finanziari sul territorio di competenza; nell’ambito dei quotidiani servizi operativi, svolti dai Reparti del Comando Provinciale, di particolare rilevanza sono quelli finalizzati a prevenire l’utilizzo del sistema finanziario a scopi di riciclaggio.
In particolare, i militari della Tenenza di Ceva hanno eseguito una serie di controlli, sviluppando le cosiddette "Operazioni per segnalazioni sospette", che pervengono al Corpo dai vari soggetti istituzionali obbligati agli adempimenti anti-riciclaggio ovvero originate da altre ispezioni come verifiche fiscali.
Nell’ambito di tale attività, i finanzieri cebani hanno portato a termine un’attività nei confronti di un soggetto di nazionalità cinese, da tempo residente nel territorio, gestore, tra l’altro, di una sala giochi e scommesse.
Dal controllo è emerso che il medesimo, dal 2016 al 2018, ha sistematicamente omesso l’adempimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela, previsti dalla specifica normativa antiriciclaggio (D.lgs 231/2007), che comportano per il gestore la compiuta identificazione del cliente e la trasmissione della relativa documentazione all’Autorità di vigilanza (Ministero delle Finanze).
Nello specifico, per tale periodo, il soggetto non ha trasmesso la prevista documentazione antiriciclaggio relativamente a 300 operazioni per un importo complessivo di 350mila euro.
I militari, per le violazioni riscontrate, hanno elevato un verbale di Contestazione Amministrativa segnalando sanzioni fino a 50mila euro.
I controlli di questo tipo rientrano nel monitoraggio dei flussi finanziari che il Corpo esegue per individuare i capitali di origine illecita, prevenendo e contrastando forme di riciclaggio in grado di inquinare l’economia legale e di alterare le condizioni di concorrenza.
In Breve
giovedì 18 agosto
(h. 18:24)
(h. 12:14)
mercoledì 17 agosto