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Attualità | 03 ottobre 2021, 15:14

Saluzzo, l’orgoglio degli Artiglieri da Montagna “Aosta” con il Generale Figliuolo al fianco

Oggi si è svolto il 25° raduno degli Artiglieri che hanno fatto il servizio militare alla ex caserma Musso. Il Commissario straordinario per l’emergenza Covid: “Essere qua oggi vuol dire prendere tanta carica per continuare l’impegno con senso di responsabilità”

Saluzzo, l’orgoglio degli Artiglieri da Montagna “Aosta” con il Generale Figliuolo al fianco

 

W gli artiglieri, W gli alpini, W l’Italia, W Saluzzo.

“Essere qua oggi, vuol dire prendere tanta carica, andare avanti e continuare con senso di responsabilità. Non è facile, ma il vostro affetto e la vostra vicinanza mi confortano e mi dicono che siamo sulla buona strada”. Sono parole del Generale Francesco Figliuolo, questa mattina davanti alla “Musso”, la ex caserma, che nel 1985 lo ha visto muovere in primi passi nella carriera da ufficiale, con il grado di tenente.

Fresco del conferimento della cittadinanza onoraria di Saluzzo, ieri sera nella solenne cerimonia al teatro Magda Olivero, il Commissario straordinario per l'emergenza Covid nominato da Mario Draghi, ha partecipato al 25° raduno degli Artiglieri da Montagna del Gruppo Aosta, vivendo con loro parte di una giornata d’orgoglio alpino, ricca di emozioni, ricordi e di condivisione di valori portanti: “la serietà, la fedeltà, il senso del sacrificio,  la generosità, il fare squadra, il non lasciare indietro nessuno, soprattutto i più fragili”.

Valori del suo essere militare, imparati anche e, soprattutto nei primi anni di carriera a Saluzzo, che ha portato nell’attuale impegno per lo Stato  e “che hanno dato il senso della campagna vaccinale” e determinato il successo.

“Oggi ci sono 40milioni 270 mila di vaccinati, più di 85milioni di somministrazioni e una mortalità quasi annullata tra le fasce deboli. Bisogna ora convincere le persone ancora esitanti”.

Fare squadra, la forza vincente, lo ha ricordato anche durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria. Stato, pubblico, la Difesa militare andata in varie parti d’Italia in operazione “etiche”, i privati, Asl, imprenditori, come è avvenuto per l’hub vaccinale di Saluzzo, dove ieri ha applaudito anche la linea di somministrazione dedicata ai lavoratori stagionali e le forze di volontariato in campo, dalla Protezione civile, ai  Carabinieri e militari in congedo, alla Croce Rossa.

Tra i tanti ringraziamenti in piazza Montebello, davanti alla ex caserma, dove ha vissuto con la famiglia e guidato i suoi alpini, molti poi ritrovati nelle missioni in  Kosovo e Afghanistan, il ricordo per i caduti in guerra o come operatori di pace, per le vittime del Covid e per chi è stato penalizzato dal lungo corso della malattia.

La sfilata del 25° raduno ha poi invaso il centro cittadino, con la presenza numerosa di gruppi di artiglieri e di sezioni alpini, labari in testa, guidata dalla colonna sonora della Fanfara Taurinense che ha coinvolto la folla nell’emozione delle tante penne nere.

L’artista Franco Giletta ha dedicato al Generale Figliuolo una sua opera, mentre a Giovanni Damiano presidente di "Officina delle Idee per l’ospedale di Saluzzo" che ha promosso con il Comitato Artiglieri Aosta la cittadinanza onoraria a Figliuolo, è stato donato il cappello da alpino artigliere, per ricordare il padre Amedeo, presidente dell’allora Usl 63,  morto il 2 luglio del 1987  in seguito alle complicanze del grave ferimento subito nell’agguato del 24 marzo dello stesso anno e il cui nome è stato inserito tra le vittime della mafia, per aver difeso le istituzioni che rappresentava.

Al generale Giacomo Verda, anima della manifestazione, presidente del Comitato Artiglieri Aosta, la targa di ringraziamento firmata dai collaboratori: Michele Caruso, Gaetano Giuliano (che ha coordinato tutto cerimoniale e la sfilata ) Mauro Giovannetti, Pasquale Urbano, Fabio D’Antuono, Franco Oberti.   A Mauro Giacosa, il grazie per l’organizzazione.

Presenti alla cerimonia tra le autorità militari e civili, il sindaco Mauro Calderoni, il sindaco di Ivrea: Stefano Sertoli, il Comandante del Primo Reggimento Francesco Maioriello, il presidente Ana Monviso Piergiorgio Carena.

Dopo la messa in duomo celebrata dal vescovo Cristiano Bodo, il pranzo nelle antiche scuderie tra i ricordi dei mesi trascorsi in caserma, per chi a fatto il militare a Saluzzo fino al 1991.

 

Vilma Brignone

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