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Attualità | 06 ottobre 2021, 10:12

Cuneo: presentato il progetto definitivo della nuova biblioteca

Il "cuore pulsante della Cuneo culturale", come indicato dall'assessore Cristina Clerico, sorgerà all'interno del rinnovato Palazzo Santa Croce: ieri sera (5 ottobre) l'illustrazione da parte dell'architetto Flavio Bruna

Una delle slides presentate dai progettisti

Una delle slides presentate dai progettisti

Una biblioteca monumentale ma anche agile nella gestione, vero cuore pulsante della “Cuneo culturale”. Un progetto ambizioso che sogniamo ormai da parecchi anni”: è così che l’assessore alla cultura del Comune di Cuneo Cristina Clerico ha descritto – nell’incontro della VI^ commissione consiliare con i progettisti dello studio torinese Isolarchitetti – il progetto definitivo della nuova biblioteca in Palazzo Santa Croce.

L’incontro si è tenuto nella serata di ieri (martedì 5 ottobre). Presente anche Stefania Chiavero, responsabile della biblioteca civica. Il costo complessivo dell’intervento su Palazzo Santa Croce si attesta sui 20 milioni di euro.

L’architetto Flavio Bruna ha illustrato il progetto tramite alcune slides, sottolineando come agire su un edificio dalla valenza storica importante come Palazzo Santa Croce sia operazione complessa ma al tempo stesso carica di qualità davvero interessanti: “Si tratta di uno spazio nel quale è possibile ammirare sia il Monviso che la Bisalta e di cui ci siamo letteralmente innamorati – ha detto - . Il progetto definitivo è il “secondo stadio” dell’iter di realizzazione, fase nodale e importantissima; stiamo procedendo secondo i tempi previsti nonostante le difficoltà insite nell’intervenire su un edificio di questo tipo ed entro novembre prevediamo di approvarlo, per procedere poi con il progetto esecutivo”.

L’edificio – con impianto a corte caratteristico dei vecchi ospedali dal ‘700 - , vedrà al piano terra, lungo corso Kennedy, le sale di consultazione e lo spazio del cortile, minimale nell’architettura e probabilmente con le arcate dei portici interni finalmente riaperte, interno in cui realizzare manifestazioni anche slegate dall’attività vera e propria della biblioteca. Ai piani superiori si accederà tramite lo scalone; il primo piano ospiterà spazi per riunioni a uso separato e in orari anche diversi da quelli della biblioteca e aree di corredo con vetrate a lato degli spazi di consultazione, oltre alla vecchia cappella recuperata e riaperta nel proprio assetto architettonico originale. Il secondo piano ospiterà una galleria con altezze ribassate, recuperata, che affaccia sulle volte del salone a doppia altezza, il soppalco avrà una sala studio e il terrazzo – sede anticamente delle stenderie – verrà probabilmente utilizzato come estensione delle aree all’aperto. Gli spazi interrati, infine, saranno destinati al deposito dei libri, funzione fondamentale per la biblioteca, e saranno collegati a quelli superiori tramite un montacarichi.

Intero edificio modellato per dare efficaci risposte sismiche
Prevediamo di dare una risposta di grande qualità alle esigenze dell’amministrazione – ha concluso Bruna - . Inoltre, è iniziato oggi lo sviluppo della parte di arredo, che condiziona alcune scelte legate agli impianti e ai sistemi di archiviazione e che necessiterà di una sintesi in questa fase progettuale”.

Nel corso della discussione tra commissari che ha seguito l’illustrazione dell’architetto, si è dato spazio anche ai dubbi riguardanti l’individuazione del gestore, specie in relazione all’ampiezza dell’area e al fatto che a cavallo tra il 2016 e il 2017 un bando di gestione per un bar interno alla struttura sia già andato deserto. “Il bando in questione sollecitava la gestione di un servizio di somministrazione; stiamo invece cercando, adesso, qualcuno che gestisca un luogo culturale” ha sottolineato la consigliera Clerico.

Simone Giraudi

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