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Attualità | 15 ottobre 2021, 16:24

Cuneo, dubbi sul progetto di un centro sportivo all'ex-Auchan: "Visione di città miope e senza futuro"

Lo si legge nella lettera realizzata da DemoS-Democrazia Solidale, che commenta l'illustrazione realizzata dall'azienda milanese Nhood; anche Ugo Sturlese annuncia la propria contrarietà

Cuneo, dubbi sul progetto di un centro sportivo all'ex-Auchan: "Visione di città miope e senza futuro"

Sin dalla sua presentazione ufficiale nel corso della riunione della II^ e VI^ commissione consiliare, l'idea di realizzare un nuovo centro sportivo cuneese nell'area dell'attuale centro commerciale Grande Cuneo non ha convinto proprio tutti.

Gli ultimi a esprimere i propri dubbi - in una lettera - sono stati i componenti del gruppo DemoS-Democrazia Solidale. Che sottolineano come nel progetto si enfatizzi "la possibilità di avere un centro sportivo in cui praticare discipline fino ad ora non presenti nel territorio cuneese ma si mette in secondo piano che, per compen-sare l’opera, saranno costruiti da privati altri 12.500 metri quadri di superfici commerciali".

Due gli ordini di motivi. "Il primo è dato da un consumo del suolo che si annuncia importante, non solo per le superfici sottratte alle coltivazioni ma per l'indotto di traffico automobilistico che si genererà. Il secondo è la sua assoluta estraneità dalle linee programmatiche del primo mandato Borgna".

"A partire dal 2012, infatti, tutte le energie e i finanziamenti del PISU sono stati indirizzati ad un recupero del centro storico di Cuneo e di Cuneo Centro, qualche volta a discapito delle periferie - dice DemoS - . Alcuni finanziamenti erano rivolti alla ristrutturazione e alla apertura di nuovi negozi. L’idea era quella di portare famiglie in Cuneo centro a fare gli acquisti, dando nuovo impulso al commercio ed evitando la desertificazione di alcune zone. Permettere oggi l’edificazione di 12.500 metri quadri di negozi in periferia, facendo facile cassa con gli oneri di urbanizzazione, significa svuotare di significato gli investimenti fatti finora e spingere le famiglie (attratte degli impianti sportivi) fuori dal centro Cuneo".

La lettera si conclude sottolineando come, secondo il gruppo, "il centro commerciale e sportivo sia frutto di una visione della città miope, senza futuro e senza programmazione".

Dello stesso avviso, espresso già anche in sede di commissione, il consigliere Ugo Sturlese che nella giornata di oggi (venerdì 15 ottobre) ha pubblicato sul proprio profilo Facebook una lettera in cui ufficializza il parere fortemente contrario, al progetto, del gruppo Cuneo per i Beni Comuni.

A monte della presa di posizione, "motivazioni di ordine urbanistico e gestionale": "Tale struttura verrebbe realizzata a seguito di una variante parziale introdotta furbescamente in una prossima deliberazione consigliare accanto a un centinaio di varianti sparse sul territorio comunale, per lo più di modesto rilievo, proposte come limitati adeguamenti  alle mutate condizioni del territorio e del mercato edilizio al di fuori di una "variante in salvaguardia del Piano Regolatore" che assumesse in un contesto di coerenza complessiva l'obiettivo di una forte riduzione del consumo di suolo. A nostro giudizio questa operazione, realizzata con un cambio di destinazione dell'area da Territorio Agricolo Periurbano ad Ambito Polifunzionale, si configura come una vera e propria variante strutturale, in quanto l'entità dell'intervento (che interesserebbe una ventina di discipline sportive con annessi servizi commerciali e di accoglienza, come specificato in premessa), presuppone l'ambizione e la necessità, come affermato della stessa ditta richiedente CEETRUS NHOOD, di esercitare un'attrazione su un bacino di utenza ultraprovinciale con conseguente aumento del carico urbanistico".

"Inoltre tale intervento si tradurrebbe in un cambiamento sostanziale delle previsioni del Piano Regolatore, che collocava la "Cittadella dello Sport" nella frazione di San Rocco Castagnaretta in prossimità del Palazzetto dello Sport e quindi alternativa alla proposta in discussione - prosegue Sturlese - . Tale decisione verrebbe assunta senza un preventivo confronto con le associazioni sportive, che garantiscono con attività di volontariato un diffuso accesso della popolazione alle più svariate attività fornendo opportunità di svago, di esercizio fisico e quindi di promozione della salute e, alla vigilia della presentazione del Piano Strategico dello Sport che dovrà definire le reali necessità del settore in termini di attrezzature, di spazi dedicati, di indirizzi gestionali".

"E infine proprio su quest'ultima problematica non si può non rilevare con preoccupazione la prevista modalità privatistica della gestione, che verrebbe ad assumere una dimensione esorbitante nel contesto del sistema sportivo cittadino. Per questi motivi di merito noi presenteremo in tutte le sedi le ragioni della nostra opposizione ad una decisione che contrasta con la programmazione urbanistica e con le esigenze del mondo sportivo" conclude il consigliere.

Il progetto comunque è e rimane, per ora, a uno stadio puramente concettuale e ci sarà largo spazio nei prossimi mesi per discuterne. Prima occasione sarà il consiglio comunale che si terra alla fine del mese.

Simone Giraudi

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