13 metri di scavo circa in una settimana: sono questi i primi avanzamenti del cantiere del tunnel di Tenda, i cui lavori hanno ripreso ufficialmente mercoledì 3 novembre.
Ieri (mercoledì 10 novembre) i sindaci dell’Unione Montana delle Alpi Marittime – ovvero gli amministratori di Limone Piemonte, Vernante, Robilante e Roccavione - si sono incontrati in Prefettura, alla presenza del Prefetto, con il commissario straordinario Prisco, gli ingegneri Gemelli e Canepa dell’ANAS, il presidente della Provincia Federico Borgna, un delegato dell’amministrazione di Borgo San Dalmazzo e il presidente della Camera di Commercio Cuneo. Al centro, lo stato dell’arte del cantiere appena ripartito.
“Abbiamo chiesto contezza del cronoprogramma – dice Massimo Riberi, sindaco di Limone - . Ci è stato detto che per febbraio dovrebbe essere concluso il progetto esecutivo del nuovo ponte sul Vallone della Ca’: ANAS è in contatto con i tecnici francesi e necessiterà dell'autorizzazione delle autorità d'Oltremanica. A quel punto, si partirebbe anche con questi lavori”.
In riferimento ai lavori sul lato italiano ANAS ha detto che con dicembre i turni di scavo dovrebbero salire a tre. Inizierà anche, nello stesso periodo, il lavoro di risagomatura del vecchio tunnel.
“Dopo un ritardo di 13 mesi non sono entusiasta per la ripresa dei lavori quanto piuttosto sollevato – aggiunge Riberi - . Abbiamo deciso di fissare incontri di aggiornamento come quello di ieri ogni trenta o quaranta giorni, e come sindaci dell’Unione Montana siamo pronti a seguire con grande attenzione i lavori. Speriamo inizino a lavorare a pieno ritmo, che significa realizzare 10 metri di scavo al giorno come da cronoprogramma; questa è un’opera troppo importante per l’economia della provincia e della Regione”.
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