Attualità - 12 novembre 2021, 10:36

Piazza della Costituzione al Comune di Cuneo: concluso dopo 41 anni il contenzioso con Eurofim immobilare

Dal 1980 al 2021, tra passaggi in consiglio comunale, commissioni ed esposti alla Corte dei Conti: la "storia infinita" del PEC "R-4C"

I faldoni con i dati del contenzioso tra Comune ed Eurofim - foto di repertorio

I faldoni con i dati del contenzioso tra Comune ed Eurofim - foto di repertorio

Dal 22 luglio 1980 all'8 novembre 2021: tanto è durata la storia del PEC cuneese della "zona R-4C" - ovvero l'area di piazza della Costituzione - , e del quarantennale contenzioso tra Comune di Cuneo ed Eurofim immobiliare. Con atto notarile firmato negli scorsi giorni, infatti - e poi pubblicato sull'albo pretorio del Comune di Cuneo nella giornata di lunedì - sono stati definiti gli obblighi urbanistico-edilizi conseguenti all'atto di cessione delle aree da Eurofim all'ente comunale.

In poche parole, è stato ufficializzato il passaggio a titolo gratuito della proprietà dell'area di piazza della Costituzione, con il trasferimento al Comune delle opere di urbanizzazione primaria e la cessione dei posti auto a uso pubblico come previsto dal PEC stesso. Secondo quanto dichiarato dall'assessore Luca Serale, i magazzini al di sotto del complesso dell'Agorà diventeranno ugualmente di proprietà del Comune entro il prossimo giugno.

L'attenzione in merito al PEC "R-4C" - con un'estensione totale di 44.390 metri quadri comprendente piazza della Costituzione, via Einaudi, la rampa dell'Est-Ovest, corso Gramsci e via Bongiovanni - è stata puntata dal gruppo consigliare Cuneo per i Beni Comuni nel gennaio 2019: emblematica e indimenticabile la commissione, tenutasi in sala Vinaj, con la presentazione degli ingenti faldoni con la documentazione relativa. Ugualmente importante il momento di confronto in commissione del marzo dello stesso anno, in cui l'ingegner Lovera aveva relazionato proprio rispetto all'analisi tecnica del contenuto dei faldoni stessi.

Diverse sono poi state le occasioni in cui vari membri del consiglio comunale hanno richiesto aggiornamenti in merito al contenzioso, con Cuneo Per i Beni Comuni sempre in prima linea. A gennaio di quest'anno, per esempio, i consiglieri hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti nel quale si faceva riferimento ai 3.000 metri quadri di parcheggi interrati da realizzarsi al di sotto dell'Agorà - che anche con la chiusura del contenzioso continueranno a mancare - , e a marzo avevano sollevato la questione relativa all'agibilità dei 200 box auto interrati del complesso Agorà. Il 15 giugno, invece, hanno depositato un nuovo esposto, questa volta in Procura, che continuerà a fare la propria strada.

Simone Giraudi

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