Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Dati drammatici in Italia: una donna uccisa ogni tre giorni, le chiamate al numero antiviolenza, il 1522, cresciute del 127% nel 2021.
Il femminicidio è solo la punta dell'iceberg. C'è una violenza più latente, subdola, devastante, difficile da dimostrare e da denunciare. Perché si ha paura, si prova vergogna, non si accetta che la persona con la quale si è deciso di dividere la propria vita, di costruire una famiglia, sia un carnefice.
Ma qualcosa sta cambiando, molto è stato fatto. Moltissimo resta da fare. Il cambiamento culturale richiede tempo. C'è una rete di aiuto, di sostegno, che accompagna le donne che decidono di denunciare e uscire dalla spirale di violenza in cui si trovano. Un sostegno che parte dall'ascolto senza giudizio, che passa per un accompagnamento psicologico fino alla tutela legale.
Si è parlato di questo, ieri sera, a QUARTA PARETE. Ospiti di Barbara Simonelli Adonella Fiorito, presidente dell'associazione Mai + Sole, Manuela Devalle, psicoterapeuta e Silvia Calzolaro, avvocato. Da anni, ciascuna nel proprio ambito, si occupano e seguono le donne nel loro cammino di "nuova nascita" alla vita.
"La nostra gioia più grande - ha commentato la Fiorito - è vedere queste donne che riprendono in mano la propria vita, che tornano a fidarsi e ad amare. Qualcuna si risposa, perché, per fortuna, gli uomini violenti sono la minor parte".
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