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Politica | 26 novembre 2021, 10:36

Gagliasso (Lega): “C'è il parere positivo al Pear, il Piano energetico ambientale regionale”

Per il consigliere regionale saviglianese si tratta di “un fondamentale strumento di programmazione verso la transizione green del Piemonte e in linea con i target europei”

Matteo Gagliasso

Matteo Gagliasso

Parere favorevole della Terza e della Quinta commissione, riunite in seduta congiunta, al Pear, il Piano energetico ambientale regionale.

Il documento rappresenta il più importante strumento di pianificazione di cui si è dotato il Piemonte per il passaggio alle energie rinnovabili e per individuare i luoghi più idonei per la loro produzione. Il Pear sarà poi integrato dal Piano stralcio sulle biomasse, dal Piano forestale e dal Piano per la produzione di idrogeno, sempre da fonti rinnovabili.

Una strategia complessiva che permetterà alla nostra Regione di adeguarsi ai parametri fissati dal Green New Deal elaborato dall’Unione Europea e alle norme comunitarie che mirano al taglio delle emissioni inquinanti attraverso un progressivo abbandono dei combustibili fossili.

Dopo il Pta, il Piano di tutela delle acque, arriva il primo parere favorevole a un altro fondamentale strumento di programmazione che purtroppo era bloccato fin dalla passata legislatura - spiega il presidente leghista della commissione Ambiente Angelo Dago -. Grazie al lavoro della Lega e del nostro assessore Matteo Marnati, dopo quasi quattro anni di stallo il Piano energetico ambientale regionale è oggi pronto per la sua definitiva approvazione in Consiglio.

Un’accelerazione che ci mette anche al riparo da eventuali tagli sui fondi comunitari che l’Europa avrebbe potuto infliggere al Piemonte se non avessimo rispettato la sua tabella di marcia in tema di politiche green”.

Il Pear – aggiunge il vicepresidente della commissione Ambiente, il consigliere del gruppo Lega Salvini Piemonte Matteo Gagliassoè un piano che guarda al futuro con la lungimiranza di centrare gli obiettivi del Green New Deal europeo, senza però trascurare le peculiarità territoriali del nostro Piemonte.

Dotandoci di questo nuovo strumento, infatti, potremo valorizzare al meglio filiere locali come quella delle biomasse, che potrà essere indirizzata ad esempio per la produzione di pellet.

Allo stesso modo si riserverà un occhio di riguardo alla produzione dell’idrogeno, consentendoci di diventare la Regione più all’avanguardia d’Italia e di metterci al pari delle altre dieci Regioni europee che svilupperanno questa tecnologia.

Una rivoluzione anch’essa alimentata da fonti rinnovabili e che incentiverà ulteriormente la diffusione dell’idroelettrico, dell’eolico e del fotovoltaico, senza però consumare altro suolo”.

comunicato stampa

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