Se ne è andata a sei mesi dal marito, Marisa Fenoglio, sorella minore di Beppe (di undici anni più giovane, era nata nel 1933, dieci anni dopo l’altro fratello Walter, mancato nel 2007), a sua volta autrice di volumi di successo nei quali, a partire da "Casa Fenoglio" (1995), si era scoperta scrittrice raccontando quella speciale parentela come pure la sua vita da emigrante al seguito del consorte, l’ingegner Beppe Faussone, dirigente Ferrero che Michele in persona aveva scelto come proprio emissario in Germania (leggi qui).
Era il 1956 e quella richiesta di trasferirsi nella regione tedesca dell’Assia arrivò all’indomani delle nozze della coppia, con lo scrittore partigiano e l’inventore della Nutella a far da testimoni prima che i due sposi lasciassero le Langhe per trasferirsi a Stadtallendorf, sede del primo stabilimento che il gruppo albese realizzò fuori dall’Italia, tuttora uno dei suoi più grandi impianti.
"Per Beppe è stata la guerra a scatenare la scrittura, per me è stata l'emigrazione in Germania", raccontava nella sua intervista per i "Granai della Memoria" di Slow Food e dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, raccontando la genesi di libri come "Vivere altrove" (1997) e "Mai senza una donna" (2001), sino a "Ritorno impossibile", uscito nel 2012 per i tipi di Nutrimenti.
Tornata spesso ad Alba, specialmente in occasione di eventi e celebrazioni in ricordo del fratello (una delle ultime per l’edizione 2018 del Certame Fenogliano bandito dal Liceo Classico Govone), Marisa Fenoglio si è spenta ieri, domenica 28 novembre, a Marburg, in Germania, a pochi mesi dall’avvio delle celebrazioni con le quali la sua città natale ricorderà il centenario dalla nascita dello scrittore partigiano. Aveva 88 anni, lascia i figli Alberto, Silvia e Paolo.