È ufficiale: padre Aurelio Gazzera e l’ingegner Bruno Gardini diventeranno cittadini benemeriti della città di Cuneo.
Le due misure sono state presentate durante l’ultimo consiglio comunale dal presidente Alessandro Spedale e hanno raccolto, entrambe, l’unanimità dei voti. “Siamo onorati di poter votare la cittadinanza onoraria a figure di questa levatura morale – ha sottolineato Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) nel suo intervento - . Gazzera, in Centrafrica, è riuscito a costruirsi una credibilità capace di farlo collaborare con tutte le forze in causa, ottenendo anche risultati di mediazione importantissimi”.
Padre Aurelio Gazzera è un frate carmelitano scalzo nato a Cuneo il 27 maggio 1962, che dal 1992 sta svolgendo un’intensa attività interreligiosa e di pace nella Repubblica Centrafricana. Dal 1992 è operativo presso il Seminario della Yole a Boaur. Diventa Rettore del Seminario nel 1994 e contestualmente responsabile della scuola primaria e secondaria del Seminario. Nel 2003 viene trasferito a Bozoum, una delle 6 prefetture della Repubblica Centrafricana, e gli viene affidato il compito di ricostruire la comunità locale dopo la guerra civile e in quell’anno diventa il parroco: padre Gazzera, grazie al suo impegno, è riuscito a far crescere e a dare dignità alla comunità di Bozoum falcidiata da una guerra civile che si protrae da tempo. In questa guerra padre Aurelio è diventato un punto di riferimento per la popolazione lavorando assiduamente per l’integrazione e per la pace del Paese.
Bruno Gardini, invece, è un ingegnere nato a Cuneo il 24 febbraio 1947 che risiede in Olanda. Nel 2001 fa parte di un piccolo gruppo di persone che iniziano a studiare un nuovo programma dell’ESA per l’esplorazione del sistema solare, di cui diventa responsabile. Finanziato completamente nel 2005 il programma “Aurora” comprende attività di sviluppo tecnologico e una serie di missioni automatiche per l’esplorazione di Marte; la prima di queste missioni, “ExoMars” in collaborazione con la Russia e prevista per il lancio nel 2022, porterà su Marte un veicolo semovente dotato di una trivella per prelevare campioni di roccia del sottosuolo. Questi campioni saranno analizzati in loco da un laboratorio automatico di strumenti scientifici alla ricerca di tracce di vita lasciate da organismi sviluppatisi in passato o possibilmente ancora presenti sul pianeta Marte. La missione seguente, Mars Sample Retum “MSR”, avrà invece il compito di riportare sulla terra dei campioni di rocce marziane per essere analizzate nei laboratori terrestri. Basata su una larga cooperazione internazionale e in primo luogo con la NASA e il Jet Propulsion Laboratory, questa missione di grande interesse scientifico, potrebbe segnare il primo passo verso l’esplorazione umana di Marte in un più lontano futuro.
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