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Curiosità | 05 dicembre 2021, 15:58

A Betlemme, città gemellata con Bra, si è acceso il grande albero e il Natale è già qui

Tutte le emozioni della cerimonia di sabato 4 dicembre su Facebook con una curiosità…

Foto tratta dalla pagina Facebook della Municipalità di Betlemme

Foto tratta dalla pagina Facebook della Municipalità di Betlemme

Il Natale è ufficialmente iniziato anche a Betlemme, città legata a Bra dal patto di amicizia sottoscritto nel 2020.

Sabato 4 dicembre è avvenuta l’accensione del grande albero nella piazza della Mangiatoia. Un momento che è stato possibile vivere sulla pagina Facebook https://m.facebook.com/bethlehem.municipality/ - direttamente dalla Cisgiordania dove secondo le sacre scritture nacque Gesù.

Incredibilmente bello lo spettacolo che è andato in scena, con l’albero letteralmente coperto da luci che hanno reso splendido il colpo d’occhio, nonostante le restrizioni anti-Covid, che hanno consentito l’accesso soltanto ai residenti.

Insieme a Bra, altre 100 città gemellate con Betlemme si sono collegate per ammirare l’albero acceso dalle luci di Torino. Sì, perché a dare energia per illuminarlo sono stati i fotovoltaici progettati e installati con i fondi del progetto di cooperazione italo-palestinese NUR - New Urban Resources. Energie rinnovabili per Betlemme.

 

Il progetto NUR (“nur” in lingua araba significa “luce”) ha preso avvio nel febbraio del 2018 ed è finalizzato a promuovere la diffusione di energia rinnovabile nel territorio del Comune di Betlemme - in cui vivono 30mila abitanti - attraverso il montaggio di pannelli solari, l’assistenza tecnica relativa all’efficienza energetica, la formazione professionale, la costituzione di startup, iniziative di sensibilizzazione e processi di governance locale.

 

Gli interventi hanno contato su un finanziamento dell’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) e sono stati coordinati dall’ufficio Cooperazione internazionale e Pace della Città di Torino. Il progetto ha raggiunto così un valore complessivo di quasi 1milione e 900mila euro di cui 1milione e 500mila finanziati dall’AICS, 65mila messi a disposizione dal VIS e il rimanente coperto dalla fornitura di lavoro e servizi da parte dei 10 partner italo-palestinesi. Un record.

Nella città simbolo del Natale si trova anche la Basilica della Natività, eretta nel luogo dove si ritiene sia nato Gesù. La sua costruzione inizia nel 330 con Costatino ed Elena. Trecento anni dopo, nel 614, la basilica sopravvive al passaggio dei persiani intenzionati a distruggerla, la raffigurazione dei Re Magi fermerà anche le invasioni arabe.

Tra colonne immense, decorazioni e affreschi, il punto più importante della chiesa è la Grotta della Natività, una cripta rettangolare con due zone distinte: il luogo dove è nato Gesù, rappresentato da una stella d’argento; la mangiatoia dove Maria ha deposto Gesù dopo la nascita custodita dai Padri Francescani della Custodia di Terra Santa.

Nella Basilica di Betlemme convivono tre fedi cristiane e sono la chiesa armena, cattolica romana e greco-ortodossa, che parlano tutte di accoglienza. Ecco allora, il richiamo ad arricchire il cuore con bontà d’animo, generosità, sensibilità e altruismo, che Natale è dietro l’angolo.

Silvia Gullino

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