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Scuole e corsi | 05 dicembre 2021, 12:00

Quale futuro per i geometri?

A lanciare l’allarme sono stati sia gli Istituti tecnici sia il settore delle costruzioni che, oggi più che mai, è alla disperata ricerca di diplomati tecnici

Quale futuro per i geometri?

La storica figura del geometra, trasformata dalla riforma Gelmini nel 2010 in un tecnico delle Costruzioni, Ambiente e Territorio, pur avendo notevoli opportunità di sbocchi lavorativi, sta vivendo un momento di sofferenza, in quanto i nostri giovani privilegiano indirizzi liceali.

A lanciare l’allarme sono stati sia gli Istituti tecnici sia il settore delle costruzioni che, oggi più che mai, è alla disperata ricerca di diplomati tecnici.

Per dare risonanza a questa situazione abbastanza paradossale è stata raccolto la testimonianza della Ditta Geometal di Caramagna Piemonte, specializzata nella progettazione, costruzione ed installazione di strutture metalliche.

Si è chiesto se oggi la figura del geometra è ancora spendibile nel mondo del lavoro o se, viceversa, è da rottamare e mandare in pensione. Assolutamente no, è stata la risposta. Non si deve permettere l’estinzione di un tecnico che nel corso di questi ultimi anni si è evoluto, acquisendo competenze non solo tecniche progettuali ma anche giuridico-fiscali, ambientali … competenze a 360 gradi più rispondenti e confacenti alla realtà professionale di oggi.

L’accento poi si è spostato sulla formazione scolastica dei nostri giovani studenti che, ultimamente, sembrano privilegiare il percorso liceale, trascurando del tutto la strada tecnica, tanto elogiata e stimata dal Presidente del consiglio Mario Draghi che l’ha definita un tesoro da difendere e curare. Pienamente condiviso il pensiero politico dal mondo del lavoro: le scelte degli studenti verso i licei hanno, ad oggi, determinato una carenza di figure tecniche da impiegare nelle aziende. Secondo recenti studi statistici il tasso occupazionale di diplomati tecnici è elevatissimo, a differenza di molti altri profili meno ricercati. Il consiglio, dunque, rivolto ai giovani è quello di guardare il corso di studi delle Costruzioni, Ambiente e Territorio con uno spirito volto al futuro, ovvero come ad un trampolino di lancio verso richieste professionali sempre attuali.

Ma cosa fa oggi concretamente un geometra?

La sua versatilità è indubbia : egli è un tecnico che sa scegliere materiali, macchine e strumenti nel campo delle costruzioni; sa rilevare il territorio e gli edifici usando metodologie e strumenti innovativi; sa effettuare stime e lavorare nel settore amministrativo-finanziario; sa prevedere , nell’edilizia ecocompatibile, soluzioni per il risparmio energetico, nel rispetto dell’ambiente; sa pianificare e organizzare misure preventive a difesa della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; sa gestire processi riguardanti la distribuzione impiantistica negli edifici; sa utilizzare programmi informatici innovativi per la progettazione; sa proporre soluzioni di arredo di interni, sa cogliere le sfide nate dai cambiamenti climatici, offrendo soluzioni green improntate ad una doverosa sostenibilità. Se tutto ciò non dovesse bastare, questo corso di studi consente l’accesso all’ambito universitario, con particolare riguardo agli indirizzi di Ingegneria, Architettura ed Economia.

A questo punto è importante porre l’accento sulle innovazioni tecnologiche che hanno investito il settore della progettazione e della costruzione.

Da un po’ di anni a questa parte la protagonista è stata la tecnologia satellitare che ha contribuito ad evolvere i software di renderizzazione del costruito e del costruendo, cambiando radicalmente la metodologia di lavoro. Basti pensare al sistema Bim, nato per pianificare, progettare, gestire ed ottimizzare il percorso realizzativo di una costruzione, consentendo in maniera preventiva, di verificare le possibili interazioni tra le diverse componenti dell’intervento. Anche l’ APR (aeromobile a pilotaggio remoto/drone) ha fatto il suo ingresso nel mondo professionale , in quanto consente il rilievo fotogrammetrico di un’area di intervento, la percezione dello stato di avanzamento lavori e facilita il raggiungimento di zone pericolose , come aree soggette a frane, immobili pericolanti, zone a rischio esplosione, aree contaminate o colpite da incendi e inondazioni.

In ultimo la testimonianza della Geometal ha posto l’accento su una problematica di scottante attualità: la parità di genere, dicendo che la professione del geometra è idonea anche per le ragazze. In questo modo si è potuto sfatare un insistito luogo comune che vede quest’attività tecnica prevalentemente al maschile. Nell’ azienda caramagnese molte sono state e sono geometri “in rosa”, apprezzate per la loro assoluta dedizione, precisione e perspicacia. Anche sui cantieri non è raro incontrare professioniste donne, innamorate dell’edilizia e della costruzione.

E allora alla luce degli spunti di riflessione dati, è opportuno che il corso CAT non venga guardato con gli occhi del passato, bensì con uno sguardo verso il futuro, essendo una professione in continuo divenire, pronta a cogliere le provocazioni di un mondo sul quale si abbattono di continuo “tsunami” pandemici, sociali e politici che richiedono al tecnico comportamenti camaleontici sempre più veloci ma doverosamente professionali.

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