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Attualità | 09 dicembre 2021, 11:34

Bra continua a lavorare sul sottopasso per auto e bici. Panero e Lega favorevoli, ma con osservazioni

Il progetto unirebbe le due parti della città, al momento divise dal passaggio a livello. L’assessore Messa: "Stiamo continuando a valutare le proposte portate avanti da Rfi". I consiglieri Panero e Cravero sottolineano le problematicità legate alla viabilità: "Non dobbiamo risolvere un problema da una parte per andarlo a creare da un’altra"

Il passaggio a livello della stazione di Bra

Il passaggio a livello della stazione di Bra

La Commissione Lavori Pubblici del Comune di Bra continua a vagliare il progetto del sottopasso che unisca le due parti della città, al momento divisa dal passaggio a livello, collegando il quartiere Oltreferrovia al centro.

"Al momento non c’è ancora nulla di deciso né un progetto preliminare: si stanno svolgendo dei tavoli di lavoro – precisa l’assessore ai Lavori Pubblici Luciano Messa –. "Attraverso un confronto continuo con alcuni dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) sono arrivate delle prime ipotesi di lavoro, che hanno bisogno di ulteriori approfondimenti; intanto valutiamo altre soluzioni integrative che possano migliorare le loro proposte. Al momento lo studio di fattibilità tecnico-economica è stato affidato a Luigi Marenco, della Geo Engineering di Torino. Si tratta infatti di un tema complicato: vogliamo garantire un passaggio fluido sia per i veicoli, sia per le biciclette. Il sottopasso previsto parte dal passaggio a livello lato Oltreferrovia e raggiunge l’intersezione tra via Trento e Trieste e piazza Giolitti; per problematiche legate alle dimensioni, però, non si riesce a fare stare i rami in ingresso e uscita in un unico passaggio, quindi necessitiamo di maggiori spazi".

Gli fa eco il sindaco Gianni Fogliato: "Ho notato un clima positivo in Commissione: il progetto di unire le due parti della città è condiviso da tutti, al di là delle posizioni politiche. La proposta di RFI è interessante, ma porta alcune problematicità relative alla viabilità, che dobbiamo ancora sviluppare. Continua dunque il dialogo con loro e il nostro lavoro".

Questioni sottolineate da Sergio Panero, consigliere comunale di minoranza (gruppo civico Insieme per Panero): "Siamo favorevoli al sottopasso, area d’intervento già presente nel mio programma. Finalmente si parla di qualcosa di concreto, non più di un’opera faraonica come l’interramento dei binari, che sarebbe l’idea migliore ma è al momento irrealizzabile dal punto di vista economico. Ma le idee presentate ci sembrano comunque un po’ complesse dal punto di vista della viabilità, perché il sottopasso passerebbe vicino a una scuola, la Munari, e uscirebbe in una via, Piumati, che potrebbe non sopportare la circolazione di auto che ne conseguirebbe. Qualsiasi progetto deve essere allegato a uno studio della viabilità nel suo complesso, studiando l’impatto che avrà a livello più ampio, per capire se il traffico sarà omogeneo. Non dobbiamo risolvere un problema da una parte per andarlo a creare da un’altra".

Il consigliere comunale Luca Cravero, aggiunge: "Come gruppo Lega non possiamo che essere d'accordo con un progetto per ricucire le due parti di Bra: bene quindi che si riprenda il discorso, ma deve essere fatto concretamente per avere tempi certi di progettazione e realizzazione. Le proposte vagliate in Commissione sono sicuramente migliorabili, specie per la gestione della viabilità e del traffico che andrà a insistere su passaggi stretti come via Piumati e la zona della scuola Munari, o su altre già trafficate, come il punto di collegamento tra corso IV Novembre e viale Rimembranze. Questo aspetto è critico e fondamentale per non spostare semplicemente il problema del traffico dal luogo attuale ad altri. La nostra richiesta di creare anche parcheggi sull'ex scalo ferroviario sembra accolta: serve però che conseguentemente si ragioni su un piano verde per realizzare un'area mista, multifunzionale, vivibile e che si ripensi in generale la situazione posteggi, data questa nuova disponibilità. Perché non lanciare un concorso tra architetti, a costo pressoché nullo, per pensare a soluzioni innovative che mettano le basi per una smart city?".

Luca Sottimano

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