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Attualità | 09 dicembre 2021, 11:05

Consorzio Socio Assistenziale del cuneese: presentata la revisione delle quote capitarie

Modifiche anche alla gestione degli immobili comunali utilizzati dal Consorzio. Manassero: "Il lavoro fatto ha permesso di portare maggiore equità su tutto il territorio di competenza"

Il municipio di Cuneo

Il municipio di Cuneo

È stata presentata nella serata di lunedì 6 dicembre nella riunione della I^ commissione consiliare la revisione del sistema delle quote capitarie del Consorzio Socio Assistenziale del cuneese.

A procedere con l’illustrazione la vicesindaco Patrizia Manassero, che ha ricordato come l’idea di rivedere il sistema sia partita già nel 2019: “Il Covid ha ritardato i lavori di un anno - ha detto - , con il gruppo di lavoro che ha operato da gennaio a maggio per presentare i primi risultati a giugno; si è poi proceduto con incontri di approfondimento e presentazione della deliberazione. Ci proponiamo di unificare le funzioni delegate, permettendo così al gestore di organizzare i servizi su una base fissa e certa, e allo stesso tempo di rassicurare i cittadini in merito all’accesso agli stessi servizi”.

Non ci sono novità così grosse ma il lavoro fatto ha permesso di portare maggiore equità su tutto il territorio di competenza del Consorzio” ha concluso la vicesindaco.

LA PROPOSTA DI REVISIONE

La proposta di revisione stabilisce quindi fasce di abitanti in cui suddividere le quote capitarie: per gli enti con meno di 1.000 abitanti si parla di 25,50 euro pro capite, tra 1.000 e 5.000 di 28 euro, tra 5.000 e 10.000 di 29 euro, tra 10.000 e 20.000 di 33 euro e con più di 20.000 abitanti di 43 euro.

“I Comuni del territorio stanno praticamente tutti nelle prime due fasce tranne Borgo e Cuneo, da sempre “grandi contributori” e comuni ispiratori della nascita del Consorzio che sono stati presi a esempio nel redigere la revisione in quanto quelli con la platea più ampia di fruitori dei servizi” ha aggiunto Manassero.

Si tratta di una proposta ‘all inclusive’ finalizzata al trasferimento in capo al Consorzio della maggior parte delle funzioni attualmente in capo ai Comuni – ha aggiunto Manassero - . Si prevede una fase transitoria tra uno e tre anni per permettere anche ai Comuni più ‘indietro’ di accedere alla proposta: in questo periodo le funzioni non delegate al Consorzio rimangono in capo ai Comuni”.

IL CASO DEL COMUNE DI CUNEO

Caso particolare quello del Comune di Cuneo, che attualmente si trova a pagare 48,8 euro pro capite per un totale di 2.728.055,88 euro, cifra che comprende anche i 326.204,88 euro che il Consorzio paga per il canone degli immobili messi a disposizione dal Comune stesso. La proposta di revisione porterebbe – dal 2022 - la quota capitaria della città capoluogo ai 43 euro dell’attuale quota netta, scorporando l’importo degli affitti.

LA NUOVA GESTIONE DEGLI IMMOBILI

Modifiche anche nella gestione degli immobili comunali utilizzati dal Consorzio.

Le sedi territoriali principali in convenzione vedranno manutenzione ordinaria in capo al Consorzio (assieme alle utenze e alle pulizie) e quella straordinaria in capo al Comune proprietario (o all’ASL, nel caso di Dronero); stesso discorso per le strutture residenziali o semiresidenziali.

Per quanto riguarda le altre sedi territoriali si chiederà al Comune ospite di mettere a disposizione locali idonei e di occuparsi della manutenzione ordinaria, straordinaria (quest’ultima in capo all’ASL nel caso di Cervasca) e delle pulizie. In capo al Consorzio le utenze.

Simone Giraudi

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