Attualità - 21 dicembre 2021, 14:15

I giardini Fresia di Cuneo "resi un non luogo dalla lotta alla movida": in primavera arrivano le telecamere

Ieri sera in consiglio comunale il dibattito sull'interpellanza presentata dai consiglieri Oggero, Paschiero e Risso. L'assessore Mantelli: "E' uno dei posti più belli di Cuneo: pensare alla rigenerazione significa approcciare il problema dal punto di vista della riqualificazione e non dell’ordine pubblico"

Foto di repertorio

Foto di repertorio

Ai giardini Fresia di Cuneo - nella prossima primavera o poco più avanti - arriveranno le telecamere mobili, che si aggiungeranno a quella presente nell'isola intelligente di prossima installazione sulla fermata dell'autobus adiacente.

A darne notizia nella serata di ieri (lunedì 20 dicembre) l'assessore cuneese Domenico Giraudo nella risposta - data anche in vece del collega Davide Dalmasso, per quanto riguarda la parte di verde pubblico - all'interpellanza presentata da Ivano Oggero, Luca Paschiero (Crescere Insieme) e Maria Laura Risso (Centro per Cuneo). Al centro la riqualificazione, appunto, dei giardini Fresia, richiesta da molti anni dai residenti: nell'incontro avvenuto lo scorso 2 novembre tra il comitato di quartiere e la giunta, inoltre, è stata richiesta la messa in sicurezza dell’area tramite l’installazione di telecamere, la chiusura dei giardini nelle ore notturne e il ripristino della recinzione.

"Si sta completando l’infrastrutturazione dell’area, e prima della conclusione non è possibile pensare di riqualificare l’area - ha detto Giraudo - ma certamente un punto verrà messo con l'installazione delle telecamere mobili. Sarà poi verificata la recinzione e dato il mandato per il ripristino del verde pubblico, ma la Questura sconsiglia la chiusura del giardino perché renderebbe impossibile realizzare la ronda di controllo".

Anche Mauro Mantelli è intervenuto nel dibattito, sottolineando come "tra la fine del passato secolo e l’inizio dell’attuale i giardini Fresia abbiano vissuto un periodo di grande vivacità grazie a Zooart. Li visitavano decine e decine di giovani e automaticamente anche la popolazione durante il giorno": "E' stata poi la ‘lotta alla Movida’ a strozzare i giardini, manco fossimo a Ibiza. Sono diventati un non luogo, e i non luoghi si riempiono facilmente e rapidamente di altri soggetti".

"Questo è un giardino, uno dei posti più belli di Cuneo: pensare alla rigenerazione significa approcciare il problema dal punto di vista della riqualificazione e non dell’ordine pubblico" ha concluso Mantelli.

Simone Giraudi

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