Non si placano le polemiche a Racconigi dopo l’episodio del crollo di un muro di ex magazzino comunale in via dei Salici, nel cortile dell’ex convento dei Cappuccini, avvenuto sabato 8 gennaio.
Sulla questione interviene anche l’ex sindaco Gianpiero Brunetti, il quale spiega che “non era assente, ma semplicemente ‘non presente’ alla conferenza stampa”.
“Il magazzino – spiega Brunetti - aveva problemi di staticità da diverso tempo, tanto è vero che la mia amministrazione aveva già provveduto alla messa in sicurezza con l’inserimento di alcune chiavi di contenimento. Naturalmente, con il passare degli anni, la situazione è ulteriormente peggiorata. Più che fare polemiche prettamente elettorali – ammonisce -, dovremmo per prima cosa rallegrarci che non è successo niente ad eventuali passanti.
Non ho partecipato alla conferenza stampa dei gruppi di minoranza – puntualizza - perché nessuno mi ha coinvolto”.
Brunetti, che oggi fa parte del gruppo “Racconigi in Movimento”, non risparmia una stoccata ai colleghi consiglieri della Lista Tosello e al Pd, partito da cui si è dissociato.
“Faccio presente alla Lista Tosello e al Pd che denunciare adesso che i buoi sono scappati dalla stalla è troppo comodo, specialmente se si parla di crollo annunciato. Se era un crollo annunciato, perché la Lista Tosello, così attenta al bene dei cittadini e non alla campagna elettorale, non ha mai interrogato il sindaco e, al momento dell’approvazione in Consiglio dei beni in disponibilità, tra i quali anche il magazzino, non ha mai sollevato il problema per prevenire il fatto verificatosi”
E poi la stoccata ai colleghi di minoranza.
“Se ha un senso fare una conferenza stampa a danno avvenuto, per dire che il sindaco è arrivato tardi, bisognava allora anche ammettere, onestamente, che nessuno è arrivato prima”.
Amara la considerazione finale dell’ex sindaco, che ben conosce le vicende della politica racconigese per esserne stato protagonista per tanti anni.
“La politica racconigese – considera - è tornata indietro di cinquant’anni, quando le rivalità personali prevalevano sul bene della città. Pensare a presentare una denuncia contro ignoti, che tanto ignoti non sono, non è politica amministrativa”.