Buongiorno,
la pubblicazione all'albo pretorio della deliberazione n.59 del Consiglio Comunale di Vinadio, da voi riportata nei suoi punti salienti, relativa alla viabilità in Valle Stura e in particolare alla variante di Demonte, lascia a dir poco sconcertati e indignati.
Ci risulta che l'assemblea dei sindaci dell'Unione Montana Valle Stura, ivi compreso il sindaco di Vinadio, abbia approvato all'unanimità la delega alla Giunta dell'Unione per una serie di iniziative a tutela dei cittadini della valle, con particolare riferimento alla viabilità e alla variante di Demonte, al diritto alla salute e all'utilizzo delle proprie case, messi in serio pericolo dal transito di un migliaio di tir al giorno.
Ora ci ritroviamo con una deliberazione che smentisce clamorosamente l'operato del neo sindaco ed è configurabile come un'inacettabile entrata a gamba tesa di un Comune nei confronti di un altro Comune della stessa valle.
A dirla tutta noi del Comitato SI DAV, che da oltre dieci anni ci battiamo per una soluzione, abbiamo accettato la variante progettata e finanziata, dopo cinque progetti respinti, perché non è più possibile procrastinare ulteriormente un problema che si trascina da decenni e che non consente ulteriori ritardi.
Riteniamo quindi che la deliberazione in questione sia un atto estremamente grave in quanto adottata da un Comune che nel corso degli anni non ha mai fatto obiezioni alla variante progettata e fiinanziata e che ha sempre tenuto un atteggiamento distaccato e non collaborativo per la soluzione dei problemi della viabilità in Valle Stura.
IL COMITATO SI' DAV
Sergio Giraudo, Mario Bertoldi