Attualità - 19 gennaio 2022, 17:06

In inverno la ristrutturazione dell'ex-chiesa di Santa Chiara a Cuneo: sarà hub per il teatro cittadino

Ieri sera (18 gennaio) la commissione: il fondo cultura coprirà la maggior parte del costo dell'iniziativa. Presentata anche l'idea di partenariato pubblico-privato sulla gestione con Melarancio

L'entrata della chiesa di Santa Chiara

L'entrata della chiesa di Santa Chiara

Si è parlato del futuro dell’ex-chiesa di Santa Chiara e del ruolo che avrà come hub culturale legato al mondo del teatro nella prima riunione della VI^ commissione consiliare del Comune di Cuneo, ieri sera (martedì 18 gennaio).

Al centro, la notizia di come il progetto di restauro della chiesa tra via Cacciatori delle Alpi e via Savigliano abbia raggiunto il quinto posto della classifica nazionale del fondo cultura. Il progetto verrà quindi finanziato per 450.000 euro dei 570.000 totali dal fondo, lasciando al Comune la copertura con risorse interne dei restanti 114.000; in queste cifre rientrerà il restauro delle parti pittoriche e degli infissi dell’interno della struttura (datato ai primi del XVIII° secolo), non trattati ormai da oltre vent’anni.

La gara per la realizzazione delle opere verrà pubblicata entro l’inizio del prossimo marzo. L’intervento avrà luogo a partire dall’inverno 2022-2023 e richiederà circa 14 mesi.

Santa Chiara è un vero gioiello della nostra città, un luogo che ha vissuto molto utilizzato sino a qualche anno fa come struttura polivalente e poi chiusa non per ragioni di pericolo ma per rispetto al patrimonio artistico presente e difesa da fenomeni di natura infiltrativa – ha detto l’assessore Cristina Clerico in commissione - . Recuperarla a favore della città significa tutelare un elemento importante del patrimonio culturale: abbiamo atteso il bando giusto e l’abbiamo colto, ora pensiamo a realizzare l’intervento nel migliore dei modi possibili”.

Santa Chiara come nuova ‘casa’ dell’Officina Teatrale Melarancio
La seconda parte della commissione ha visto Gimmy Basilotta, presidente di Melarancio, presentare la proposta di partenariato pubblico-privato sull’ex-chiesa di Santa Chiara ideata dall’associazione. Con l’obiettivo di rendere la struttura l’hub culturale territoriale dedicato al mondo del teatro: “Stiamo per chiudere il sesto triennio del progetto di Officina Teatrale e con questa proposta vogliamo aprire un dialogo serio con il Comune – ha detto - . Ci interessa far progredire la storia di quest’iniziativa artistica, che in diciotto anni ha realizzato 769 spettacoli con oltre 200.000 spettatori, nella struttura dell’ex-chiesa di Santa Chiara”.

Ma nelle intenzioni di Comune e Melarancio, Santa Chiara non sarà solo la ‘casa’ di Officina Teatrale, un luogo a sostituzione di palazzo Soverini (attuale sede del progetto). L’idea è creare un contesto allargato in cui realizzare cultura di comunità, per trovare strade e strategie nuove di progettazione e promozione della cultura: un hub centrale che, negli anni tra il 2021 e il 2026 porti le risorse e le capacità di Melarancio al territorio in senso stretto.

Un luogo tutto da immaginare in cui proporre eventi teatrali di promozione della socialità e dell’integrazione dedicati alle nuove generazioni - ha concluso Basilotta - . Che sia sempre aperto e nella maggiore interconnessione possibile con i cittadini e la loro vita concreta”.

Simone Giraudi

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