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Attualità | 19 gennaio 2022, 17:50

Venduta la discoteca cattedrale nel deserto dove non sorgerà un supermercato

Prima Galaxy Pagoda, poi Arena e infine Divina. Un luogo simbolo del clubbing piemontese, da 25 anni in stato di abbandono, preso di mira da vandali senza tetto e urbexer. Ora la svolta, con l'acquisto di un imprenditore di Caraglio

Un frame tratto da un video di urbex su YouTube

Un frame tratto da un video di urbex su YouTube

A 25 anni dall’ultima serata è una cattedrale nel deserto. Lo nota chiunque da Cuneo deve raggiungere il comune più popoloso della Valle Grana. In stato di abbandono e di degrado dal gennaio 1997 data dell’ultima serata del Divina. Quel nome ancora oggi resiste nell’insegna sopra la soglia che apriva a uno dei locali simbolo del clubbing piemontese negli anni ’90.       

E quel ‘Divina’ fu solo l’ultimo di una serie di nomi che in dodici anni comparve su quella porta varcata da tantissimi giovani dell’epoca in innumerevoli serate.

Inaugurata nel 1985 con il nome “Galaxy Pagoda” (poi Arena e in seguito Divina) dalla famiglia Tomatis (Giovanni, scomparso nel 2017, dal ’68 era proprietario de La Pagoda, ristorante con discoteca nelle vicinanze dell’area dove sorse poi la sala da ballo abbandonata). Per dodici anni accolse nomi illustri della musica di quegli anni.

Un locale, tra i più grandi del periodo, in grado di ospitare oltre 3 mila persone con un’ampia area adibita al parcheggio. Di quei tempi resistono i muri e la struttura fatiscente che negli anni è stata presa di mira da vandali o come rifugio per senza tetto.

Molti i video di ‘urbex’ – la pratica di esplorazione urbana di luoghi abbandonati – che compaiono in rete dove si può notare come il tempo si sia fermato a quelle magiche serate dell’epoca, nonostante gli arredi siano stati negli anni rubati, divelti o distrutti.



Dopo un lungo periodo di fatiscenza, però, la struttura potrebbe avere presto nuova vita: un imprenditore caragliese ha infatti rilevato l’edificio. Nei giorni scorsi l’area è stata recintata per motivi di sicurezza, siccome rimane in certi punti pericolante e perché in tanti continuano ad intrufolarsi.

Se sull’acquisizione c’è la certezza, non è dato sapere cosa sorgerà al posto del Divina.

“Di certo non un supermercato – ci tiene a chiarire al nostro giornale la sindaca di Caraglio Paola Falconegli anni si è parlato di questa possibilità. Ma con variazione del piano regolatore, la destinazione di quest’area non potrà riguardare un punto vendita gestito dalla grande distribuzione organizzata. La nostra linea è quella di tutelare il commercio di vicinato nel nostro comune, come abbiamo sempre fatto.”

L’amministrazione comunale ritiene comunque positiva l’acquisizione di un privato che potrebbe portare alla risoluzione di un vulnus che da anni pesa sull’immagine di chi arriva nel comune.

“Siamo felici se si potrà arrivare a una risoluzione – continua il primo cittadino – La trattativa è stata tra soggetti privati, non entriamo nel merito, al momento non conosciamo cosa sorgerà al posto della discoteca, ma auspichiamo si possa giungere finalmente a una soluzione più decorosa per tutti.”

Daniele Caponnetto

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