Inediti ed importantissimi li definisce Alessio Ghisolfi, avvocato cuneese e storico. Riguardano la famiglia Muggia, magistrati il cui avo si converti’ dal cristianesimo all’ebraismo, subendo cosi’ le gravi ritorsioni del fascismo.
Leopoldo Muggia era Procuratore del Re a Torino e pochi conoscevano la sua vicenda, posto che a inizio anni 30 chiese di ritornare sotto la sfera cattolica. Ma il regime da Roma indagava su di lui e sulla sua famiglia: tutti stettero a Cuneo per alcuni anni e l’anagrafe cuneese, secondo la ricerca di Alessio Ghisolfi, conserva ancora la tessera di Aldo Muggia cin ben visibile il timbro recante la dicitura “razza ebraica”. Vivevano nel palazzo liberty a fianco della ex Bre su Viale Angeli.
“Un carteggio inedito - dice Alessio Ghisolfi - avuto da una professoressa che cura la memoria storica in provincia di Cuneo da decenni e che ringrazio. Il corredo documentale e’ ampio ed e’ straordinario; che nessuno sapesse che il Procuratore Generale del Re, in pieno regime fascista a Torino, fosse di fatto ebreo e’ incredibile. Ne discussi molto anche con un caro amico a Torino, Procuratore Giancarlo Caselli, suo successore: certamente questo carteggio merita la pubblicazione”.
Umberto Muggia, figlio di Leopoldo, divenne Presidente del Tribunale di Torino negli anni 70.
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Curiosità | 20 gennaio 2022, 14:40
Quei magistrati ebrei nella Cuneo fascista: i carteggi inediti sul Procuratore del Re Muggia saranno divulgati da Alessio Ghisolfi
Leopoldo Muggia, a inizio anni 30, chiese di ritornare sotto la sfera cattolica. Ma il regime da Roma indagava su di lui e sulla sua famiglia
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