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Economia | 21 gennaio 2022, 11:18

Distretti piemontesi: nei primi nove mesi del 2021 export cresciuto del 16,6%

A dirlo il Monitor curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Spicca l’agroalimentare. Ritardo sul gap col 2019 dovuto alle difficoltà del comparto moda

La sede torinese di Intesa Sanpaolo

La sede torinese di Intesa Sanpaolo

Il terzo trimestre 2021 ha rappresentato un periodo di crescita per le esportazioni dei distretti piemontesi (+9,3%), durante il quale sono stati quasi recuperati i livelli di export del terzo trimestre 2019 (-1,3%).

A dirlo è il Monitor dei Distretti del Piemonte curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. "Considerando complessivamente i primi nove mesi del 2021 – si legge in una nota diffusa dall’istituto –, l’export dei distretti industriali piemontesi ha registrato un aumento del 16,6% rispetto agli stessi mesi del 2020. Tuttavia, questo balzo risulta inferiore alla media dei distretti industriali italiani (+20,5%) e del manifatturiero piemontese (+24,1%). Inoltre, il confronto con i primi nove mesi del 2019 evidenzia un gap del 5,8% ancora da colmare rispetto ai livelli di export pre-Covid per i distretti piemontesi, mentre i distretti italiani segnano un aumento del 2,3% e il manifatturiero piemontese del 2,5% nello stesso periodo. Il dato distrettuale regionale è condizionato dalle difficoltà incontrate dal comparto moda, escludendo il quale i distretti piemontesi hanno registrato risultati in linea con la media dei distretti italiani (anch'essa calcolata escludendo il comparto moda): +7,4% vs +7,8%".

Per Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo: “Nei primi nove mesi del 2021 i distretti piemontesi hanno esportato per un valore assoluto di quasi 8 miliardi di euro, recuperando terreno sia nei mercati maturi che in quelli emergenti. Le evidenze dello studio lasciano intuire la forza del 'made in Piemonte' e le potenzialità per poter tornare ai livelli del 2019, con le nostre imprese rese più competitive grazie agli investimenti in tecnologie 4.0".

"Spiccano in positivo – prosegue Perusin – i distretti agro-alimentari, che manifestano anche una certa vivacità nelle operazioni di espansione e acquisizione, e i distretti industriali della meccanica piemontese, seppure non sia ancora pieno il recupero verso i valori pre-pandemici. E confortano i segnali positivi dal distretto della moda, che avrà bisogno di più tempo per riprendersi dagli effetti della crisi. Il recente accordo siglato da Intesa Sanpaolo con Sistema Moda Italia va proprio nella direzione di supportare le imprese di questa filiera, simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo, riconoscendone le esigenze finanziarie principali tra cui il prolungamento delle scadenze del debito, la necessità di liquidità, gli investimenti orientati allo sviluppo sostenibile. L’attenzione alle filiere resta al centro delle strategie di Intesa Sanpaolo, così come l’impegno a contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del Pnrr".

Redazione

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