Un pezzo di Bra e della Confraternita della Santissima Trinità se n’è andato. Martino Fissore, meglio conosciuto come Tino, si è spento all’età di 93 anni, lasciando un grande vuoto.
Il medaglione ed il tradizionale camice bianco, segno di riconoscimento del pio sodalizio per un impegno nella vita spirituale e sociale intenso ed esemplare, vissuto anche attraverso il lavoro nella storica drogheria di via Cavour. Quella bottega oggi non c’è più, ma è rimasto il ricordo legato alla sua presenza gentile e garbata, reso indelebile come il profumo del caffè che era abituato a distribuire nei paesi di Langa e Roero.
Una vita ricca di soddisfazione che lo ha contraddistinto e reso l’uomo stimato e amato che era. I confratelli, il presidente Valter Manzone ed il Consiglio direttivo dei Battuti Bianchi si stringono attorno alla sua memoria ed esprimono le più sincere condoglianze alla famiglia.
Martino Fissore lascia le figlie Michi con il marito Felice Amato e Monica con il marito Giampaolo Trinelli, i nipoti Francesca con Marco, Bianca e Pietro, Marta con Vito e Amalia, Valentina con Michele e Matteo, il fratello Gino, oltre ad i parenti di ogni grado che hanno espresso profonda riconoscenza ai dottori Lorella Monasterolo e Giovanni Dallorto.
Chi vorrà salutare lo storico droghiere, potrà farlo al funerale nella chiesa della Beata Vergine del Rosario in Bescurone sabato 22 gennaio, alle ore 10. L’ultimo viaggio di Tino sarà verso il cimitero urbano, dove riposerà in pace per sempre.