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Attualità | 26 gennaio 2022, 16:51

Il turismo ad Alba ha vinto sul Covid: 150mila i pernottamenti registrati nel 2021

Numeri importanti per la capitale delle Langhe, che ha fatto segnare un picco nel mese di agosto e ben 70mila notti prenotate durante i tre mesi di Fiera del Tartufo. L'assessore al Turismo Emanuele Bolla: «È stato un anno in ascesa che ci ha soddisfatti»

Per la Fiera del Tartufo ad Alba sono stati registrati ben 70 mila pernottamenti (foto di Barbara Guazzone)

Per la Fiera del Tartufo ad Alba sono stati registrati ben 70 mila pernottamenti (foto di Barbara Guazzone)

Centocinquantamila pernottamenti ad Alba nel 2021. Settantamila nei tre mesi di Fiera del Tartufo, un picco nell’estate scorsa, dopo una partenza primaverile in sordina per la pandemia che ha condizionato anche lo scorso anno.
Alla luce dell’assenza del turismo d'Oltreoceano, il traguardo tagliato ha permesso addirittura di aumentare certe percentuali del 2019, e di toccare numeri importanti in un periodo nel quale muoversi non è facile.
Questo, in sintesi, il 2021 turistico mandato in archivio dalla città di Alba, in attesa dei dati del territorio di Langhe e Roero, elaborati dall’azienda turistica.

Soddisfatto Emanuele Bolla, assessore comunale al turismo: «È stato un anno in ascesa. Siamo partiti da appena 14mila pernottamenti da gennaio ad aprile, un forte calo rispetto al 2019 in cui, solo nel mese di aprile, le presenze erano state 16mila. Poi, con l’arrivo dell’estate, abbiamo avuto un picco ad agosto con ben 18mila pernottamenti (+38% rispetto al 2019). Un dato che ha pagato la nostra idea di offrire attività nella natura delle Langhe, aspetto che ha fatto sentire più sicuri i turisti nel periodo di pandemia».

E poi il boom della Fiera del Tartufo: «Nei tre mesi di Fiera – prosegue l’assessore – abbiamo registrato circa 70mila pernottamenti. Un numero molto importante che conferma come la nostra scelta di organizzare la Fiera anche nel 2021 sia stata centrale per l’economia turistica del territorio. L’anno si è chiuso con 11mila presenze a dicembre, in calo rispetto ai due anni precedenti, ma un numero da non buttare, considerando la quarta ondata di Covid-19 che, a fine anno, ci ha fatto in generale un bel regalo di Natale…».

Il target del turismo è cambiato: «A livello di target – continua Bolla –, c’è stato un cambiamento dovuto alle restrizioni per la pandemia. Molti italiani, qualche turista europeo, pochi americani e asiatici, sempre molto presenti ma limitati per il Covid19, e più concentrazione nel lungo weekend. Siamo comunque soddisfatti se pensiamo alla situazione generale in cui si continua a vivere da due anni».

L’assessore conclude con una riflessione generale sul 2021 ad Alba e nel territorio, e su come si è cercato di lavorare anche all’estero, senza dimenticare il grande lavoro dei volontari: «Non ci siamo mai arresi nel proporre le attività, da quelle principali a quelle più piccole, da quelle musicali alla tappa del Giro d’Italia. È stato fatto un grande lavoro sugli eventi e sulla promozione territoriale, incluse le nostre trasferte istituzionali all’estero che hanno permesso di lanciare un messaggio di ottimismo.


Onore al merito anche a chi ha lavorato negli anni passati, ad esempio l’Ente Turismo sotto la presidenza di Luigi Barbero e del direttore Mauro Carbone. Abbiamo posizionato bene il brand del territorio e, in questi due anni difficili per la mobilità di lungo raggio, siamo riusciti ad ottenere numeri importanti.
Il nostro turismo enogastronomico sa raccontarsi e raccontare il territorio da più di 60 anni, e noi cerchiamo di portare avanti la cultura che sta dietro al cibo ed al vino, per narrarla sempre meglio.
La presenza di Alba tra le città creative dell’Unesco penso che sia una conferma di tutto questo. Una sinergia italiana e internazionale che permette a molte Nazioni di essere presenti da noi e di parlare di noi nei rispettivi territori».

E dietro tutto questo ci sono le persone che hanno un ruolo determinante: «Evidenzierei anche – afferma ancora Bolla – il ruolo del sindaco Carlo Bo, che è anche il responsabile della salute e della sicurezza della Città di Alba. Ha sempre creduto nelle manifestazioni, facendo un grande gesto di lungimiranza per la città, prendendosene la responsabilità come figura istituzionale. Questa è la conferma che credere nel territorio paga sempre. Io ho dato un mano e dato seguito a questa linea nel proporre eventi in grande sicurezza, e ringrazio i volontari, i borghi e tutti coloro che vogliono bene ad Alba ed al suo territorio tra Langhe e Roero.

Speriamo che il 2022 possa farci guardare con maggior ottimismo alle manifestazioni della primavera su cui stiamo lavorando, secondo la filosofia del fare che ci contraddistingue. Insieme all’Ente Fiera stiamo collaborando per organizzare al meglio Vinum, dopo due anni di pausa, per donare agli appassionati una manifestazioni in sicurezza».

Livio Oggero

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