“Ciao a tutti e grazie perché siete qui, perché sentiamo tantissimo la vostra vicinanza, il vostro affetto e la vostra partecipazione”. E’ iniziata così, con le parole di mamma Maria rivolte ai moltissimi giovani e alle tante persone che hanno affollato sia l’interno che l’esterno del salone polifunzionale di Magliano Alfieri, la veglia per Matteo Cane, il ventenne di Magliano Alfieri deceduto venerdì mattina a seguito di un incidente stradale avvenuto poche ore prima, mentre rientrava da una serata di lavoro sull'autostrada A21.
“Immagino che possiamo sembrate un po’ matti - ha proseguito mamma Maria - a cantare e a ridere delle buffonate di Matteo che ci ricordano gli amici, ma è il nostro modo, quello che ci fa stare meglio”.
Ed è stato proprio questo il clima in cui si è svolta la veglia: composto, rispettoso, commosso, ma allo stesso tempo sorridente. Nel salone gremito dai compagni scout del gruppo Alba e Roero 1, dagli ex compagni di scuola, dagli amici del gruppo giovani Millevolti e dai tanti concittadini, proiettata su un maxi schermo per tutta la durata della veglia è stata raccontata la storia del giovane, che dopo il diploma all’Istituto "Einaudi" di Alba (ieri i suoi docenti hanno affidato ai social un sentito ricordo di quell'alunno "garbato, disponibile, gentile": "Confrontarci con te - hanno scritto – è stato un piacere, abbiamo forse appreso noi da te più di quanto avevamo da insegnarti") stava seguendo le sue passioni lavorando come Dj e tecnico specializzato in montaggio luci e servizi audio-video.
Lo si è fatto attraverso le foto della sua infanzia, fino a quelle più recenti e ai video realizzati dagli amici. Momenti commoventi nel vedere le immagini, ma a tratti leggeri, accompagnati da risate, sorrisi e lacrime, hanno espresso l’essenza di un giovane che amava la vita, sempre sorridente e disponibile, allegro e solare, come la musica che amava tanto.
“Vogliamo vivere questo incontro come un momento di condivisione, di comunità - ha detto don Maurizio Penna, che ha officiato la messa -. Ma anche un momento che possa essere luminoso. Vogliamo andare a casa portandoci un po’ della luce che Matteo ha seminato nelle nostre vite e che noi abbiamo seminato nella sua”.
Dopo la messa, con video e immagini che continuavano a scorrere sullo sfondo, alcuni amici hanno voluto ricordare Tato, come lo chiamavano, attraverso pensieri e racconti di vita insieme. “Ti ho visto crescere e cambiare”, recitano le parole di un’insegnante di Matteo, “da piccolo scricciolo pieno di vita, che riusciva a fatica a stare fermo, a ragazzo ricco di talenti, capace di dare un tocco originale a tutte le attività della classe, occhi vispi e sempre attenti, dolci, sensibili e sempre disponibile a offrire il tuo aiuto a chi era in difficoltà. Spesso ironico e crescendo anche contestatore, segni di grande intelligenza e spiccata personalità”.
Tra i tanti interventi, quello degli amici del Gruppo Scout, che hanno voluto donare alla famiglia un barattolo pieno di bigliettini, ognuno con un “messaggio luminoso”, scritto pensando a Matteo, per conservarne il ricordo.
Nello stesso clima in cui era iniziata, con il sottofondo di “The Nights” di Avicii, dopo circa un’ora la veglia si è conclusa. Oggi alle 15, nel nuovo cimitero di Magliano Alfieri, l’ultimo saluto a questo giovane così speciale.