Decenni di vera e propria emigrazione, dal Sud al Nord, dal dopo Guerra fino agli anni ’90 del secolo scorso. Un po’ per lavoro e un po’ per motivi di matrimonio, sono state molte le donne del Meridione che si sono trasferite anche in Piemonte. Tra queste le cosiddette “Calabrotte” che hanno popolato anche le Langhe, diventando determinanti per l’economia e la demografia di questa zona. La terra di Langa ne è stata riconoscente dedicandone un lungometraggio prodotto nel 2020.
Ora, come riferisce l’Eco della Locride, le associazioni culturali “Università delle Generazioni” e “Amici della Calabria” hanno inviato una “Lettera aperta” ai Sindaci dei Comuni delle Langhe, a Carlin Petrini, alla Fondazione Nuto Revelli, a diverse associazioni culturali locali, ed agli organi di comunicazione.
Motivo: la richiesta di erigere un monumento alle Calabrotte in un luogo che i sindaci riterranno più opportuno, per ricordare quanto fatto da queste donne.
Una richiesta arrivata anche dopo diversi studi, libri sull’argomento e il grande successo della serie televisiva di tre puntate in onda su RAI1 dal titolo “La Sposa”, diretta da Giacomo Campiotti. Tra gli attori spiccano Serena Rossi (che interpreta Maria Saggese), Giorgio Marchesi (Italo Bassi) e Maurizio Donadoni (Vittorio Bassi).
Miniserie che parla appunto di una donna calabrese che si sposa con un ricco vicentino, per salvare la famiglia dall’indigenza negli anni ’60.
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Alba e Langhe | 26 gennaio 2022, 16:14
Dalla Calabria arriva la richiesta di un monumento nelle Langhe per le "Calabrotte"
Le associazioni culturali “Università delle Generazioni” e “Amici della Calabria” hanno inviato una “Lettera aperta” ai Sindaci dei Comuni delle Langhe, a Carlin Petrini, alla Fondazione Nuto Revelli
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