Venerdì 21 gennaio 2022, in qualità di associazione culturale "Strade da moto", siamo stati ricevuti dal presidente della Provincia, Federico Borgna, per la presentazione della petizione per la riapertura della Strada del Vallone di Elva (SP104) pubblicata all'indirizzo https://www.change.org/stradedamoto-elva, completa delle 8.621 firme raccolte fino a quel momento.
L'incontro, il cui svolgimento è raccontato all'indirizzo https://blog.stradedamoto.it/2022/01/una-strada-da- salvare-e-uno-strano.html, ha visto la partecipazione, oltre che, ovviamente del Presidente della Provincia, del nostro presidente, Mario Giachino, del nostro consigliere Pietro Stefani, giunto appositamente da Padova, e di Maria Luisa Stroppiana, in rappresentanza delle numerose realtà che stanno sostenendo attivamente l'iniziativa.
Federico Borgna, mentre nella sua veste di Presidente dell'Amministrazione Provinciale ha illustrato la situazione riguardo alla strada e alle iniziative già in atto, in qualità di Sindaco della città di Cuneo ci ha espresso il pieno sostegno all'iniziativa da parte del Comune, confermato per altro dalle sue dichiarazioni di martedì 25 gennaio, tra cui "La Strada del Vallone è un patrimonio di inestimabile valore storico e viario. I fondi in arrivo con il Programma NextGeneration Eu sarebbero una grande occasione per avviare i lavori di messa in sicurezza e manutenzione necessari per riaprirla. È un’occasione che non possiamo lasciarci sfuggire".
Al momento è in corso uno studio da parte del Politecnico di Torino volto ad individuare gli interventi necessari alla messa in sicurezza della strada ed il loro costo. Una volta individuati i costi sarà compito dell'Amministrazione Provinciale adoperarsi per ottenere i fondi necessari, cercandoli non solo nelle pieghe dei propri bilanci ma, soprattutto, da Regione, Stato ed Unione Europea. Come già affermato dal Presidente, il PNRR è un'occasione da non perdere.
"Abbiamo ottenuto la promessa che, definiti i costi dell'operazione, sarà cura dell'Amministrazione Provinciale fare tutto il possibile per trovare i soldi per realizzarla," dice il nostro presidente, e continua "quella strada è un'opera che non può essere dimenticata per ragioni economiche dando uno schiaffo in faccia a chi con il proprio sacrificio (anche in termini di vite umane) l'ha realizzata, a chi oggi ne ha bisogno per garantire la sopravvivenza di una cultura unica ed irripetibile ma anche solo per vivere in modo accettabile il proprio quotidiano".
Come Associazione, contando anche sull'appoggio delle molte persone e delle tante realtà che ci stanno sostenendo e che non riusciremo mai a ringraziare abbastanza (principalmente altre associazioni culturali e di categoria, enti pubblici, aziende e fondazioni), continueremo ad adoperarci perché quella strada sia messa in sicurezza e riaperta al più presto e, mentre da una parte vigileremo perché vengano mantenute le promesse fatte, dall'altra siamo fieri e felici di sostenere e spingere la Provincia per arrivare insieme al risultato sperato.