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Attualità | 27 gennaio 2022, 09:19

Ai "Soliti ignoti" la coach di Govone che aiuta le donne "curvy" a stare bene con sé stesse

Fabiana Sacco protagonista nella puntata di ieri della trasmissione di Rai Uno condotta da Amadeus: "Insegno alle donne a trovare la serenità a prescindere dal loro aspetto fisico"

Fabiana con l'attore Alessandro Sperduti

Fabiana con l'attore Alessandro Sperduti

"Di mestiere? Faccio la 'curvy coach'. Aiuto le donne a riconoscere i propri talenti al di là di taglia e difetti estetici. A saperli sviluppare, a superare le proprie insicurezze". 


E' una professione decisamente particolare quella che è valsa Fabiana Sacco il suo quarto d’ora di notorietà con una passerella a "Soliti ignoti", la nota trasmissione di Rai Uno condotta da Amadeus.

La 46enne di Govone è comparsa nella puntata registrata nel novembre scorso al Teatro delle Vittorie di Roma e andata in onda ieri, mercoledì 26 gennaio, interpretando uno dei figuranti nel gioco delle "Identità Nascoste", che vede i concorrenti di turno chiamati a indovinare una speciale caratteristica che rappresenta le nove persone di fronte a loro – nel caso di Fabiana, appunto, la professione – sulla base di indizi ed elementi da loro forniti.

Va da sé che la non comune occupazione di Fabiana abbia giocato un ruolo decisivo nella scelta degli autori. E’ lei stessa a raccontare al nostro giornale come, parimenti, la sua esperienza personale abbia avuto una parte fondamentale nella sua scelta professionale e di vita.

"Arrivo da più di 25 anni di lavoro nei centri estetici – racconta Fabiana –, un mestiere che amavo molto anche perché mi consentiva di prendermi cura delle persone. Sei anni fa il cambio di prospettiva. Mi sono trovata a fare una scelta, collegata al mio personale vissuto di donna 'curvy’, e in quel momento ho capito che, dopo averlo fatto con me stessa, potevo aiutare le altre donne a trovare un equilibrio e una serenità a prescindere dal loro aspetto fisico".

"Purtroppo - continua – sulla figura del coach in Italia c’è una certa confusione. Non c’è un albo e chiunque può dire di esserlo. Io mi sono formata nel modo più serio possibile, cercando i corsi più qualificati e continuando da allora ad arricchire quel bagaglio che oggi mi consente di fornire alle persone un supporto che non è di tipo psicologico, questo va sottolineato in modo chiaro, ma che, tramite tecniche di comunicazione e lavorando sui loro limiti mentali e sui loro 'auto sabotaggi’, consente loro di raggiungere i propri obiettivi e migliorare le proprie performance".

All’attività di tipo prettamente professionale Fabiana ha anche affiancato un impegno di tipo volontaristico, come direttrice di "Curvy Pride", associazione di promozione sociale che ha sede a Bologna: "Lavoriamo contro stereotipi, bullismo e discriminazione – spiega –, per l’inclusione della bellezza e dell’essere. Aiutare le persone, in questo caso a titolo di volontariato, è una cosa che mi rende profondamente felice. Tutti possiamo contribuire a rendere il mondo un poco migliore anche a partire dal nostro piccolo. E migliorare l’autostima delle persone, il loro benessere personale, il loro rapporto con la famiglia, gli amici e i colleghi di lavoro credo vada in questa direzione".

Ezio Massucco

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