Continua l’attenzione e l’impegno dell’Amministrazione braidese nei confronti delle donne che in questo periodo, in particolare, si rivolgono al mondo del lavoro e dell’orientamento scolastico, attraverso due importanti iniziative che presenta l’assessora Lucilla Ciravegna.
"I dati ci dicono – spiega Ciravegna – che con la pandemia la maggior parte di chi ha perso il lavoro sono stati giovani e donne. Abbiamo dunque deciso di offrire supporto a donne con più di 35 anni che da qualche mese sono disoccupate: nelle prossime settimane partiranno cinque percorsi di tirocinio in aziende del territorio, tramite una borsa lavoro a carico del Comune. A fine febbraio si terrà inoltre il Salone dell’Orientamento per chi è in quinta superiore, in cui nostra priorità è invogliare le studentesse a non escludere a priori facoltà solitamente associate agli studenti maschi, come il Politecnico o Matematica. Le ragazze devono scegliere il proprio percorso di studio o professionale seguendo i loro veri interessi".
Queste azioni vanno di pari passo con quelle indirizzate al contrasto della violenza contro le donne, con l’obiettivo di mantenere alta attenzione sempre, e non soltanto in occasione del 25 novembre (Giornata internazionale dedicata a questo tema). Lo scorso 22 gennaio è stata inaugurata una panchina rossa in via Cavour, dedicata a Marta F, donna braidese vittima di omicidio.
Per l’occasione sono state invitate le due figlie della donna: la più grande in particolare ha testimoniato il suo coraggio nell’essere andata a trovare il padre in carcere, per dimostrare che "noi siamo diverse da lui".
Ma la violenza però può essere anche più silenziosa e psicologica. Ciravegna ci tiene allora a ricordare che è aperto, da un anno, uno sportello antiviolenza in via Gianolio gestito da servizi sociali del territorio. Educatrici e assistenti sociali accolgono donne, ad oggi già 19, con problemi anche solo embrionali e, con atteggiamento rispettoso, ascoltano le loro storie. Si prendendo allora in carico della loro situazione e le aiutano a trovare una via d’uscita, che può essere rivedere la propria relazione o uscirne ed emanciparsi, anche attraverso un nuovo inserimento lavorativo o una nuova abitazione. Gli orari d’apertura sono: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16.
"L’appello per tutta la comunità è di mantenere alta la vigilanza: essere consapevoli di quando ci sono situazioni di mancanza di rispetto, rendersene conto e chiedere aiuto quando è necessario intervenire", conclude Ciravegna.
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