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Attualità | 28 gennaio 2022, 17:30

Bra città amica delle donne: in partenza cinque tirocini per donne over 35 disoccupate

Diverse le iniziative che l’Amministrazione mette in campo per il contrasto delle differenze di genere. L’assessore Ciravegna "A fine febbraio si terrà inoltre il Salone dell’Orientamento per chi è in quinta superiore. E’ nostra priorità invogliare le studentesse a non escludere a priori facoltà solitamente associate agli studenti maschi"

La panchina rossa inaugurata nei giorni scorsi in via Cavour a Bra

La panchina rossa inaugurata nei giorni scorsi in via Cavour a Bra

Continua l’attenzione e l’impegno dell’Amministrazione braidese nei confronti delle donne che in questo periodo, in particolare, si rivolgono al mondo del lavoro e dell’orientamento scolastico, attraverso due importanti iniziative che presenta l’assessora Lucilla Ciravegna.

"I dati ci dicono – spiega Ciravegna – che con la pandemia la maggior parte di chi ha perso il lavoro sono stati giovani e donne. Abbiamo dunque deciso di offrire supporto a donne con più di 35 anni che da qualche mese sono disoccupate: nelle prossime settimane partiranno cinque percorsi di tirocinio in aziende del territorio, tramite una borsa lavoro a carico del Comune. A fine febbraio si terrà inoltre il Salone dell’Orientamento per chi è in quinta superiore, in cui nostra priorità è invogliare le studentesse a non escludere a priori facoltà solitamente associate agli studenti maschi, come il Politecnico o Matematica. Le ragazze devono scegliere il proprio percorso di studio o professionale seguendo i loro veri interessi".

Queste azioni vanno di pari passo con quelle indirizzate al contrasto della violenza contro le donne, con l’obiettivo di mantenere alta attenzione sempre, e non soltanto in occasione del 25 novembre (Giornata internazionale dedicata a questo tema). Lo scorso 22 gennaio è stata inaugurata una panchina rossa in via Cavour, dedicata a Marta F, donna braidese vittima di omicidio.

Per l’occasione sono state invitate le due figlie della donna: la più grande in particolare ha testimoniato il suo coraggio nell’essere andata a trovare il padre in carcere, per dimostrare che "noi siamo diverse da lui".

Ma la violenza però può essere anche più silenziosa e psicologica. Ciravegna ci tiene allora a ricordare che è aperto, da un anno, uno sportello antiviolenza in via Gianolio gestito da servizi sociali del territorio. Educatrici e assistenti sociali accolgono donne, ad oggi già 19, con problemi anche solo embrionali e, con atteggiamento rispettoso, ascoltano le loro storie. Si prendendo allora in carico della loro situazione e le aiutano a trovare una via d’uscita, che può essere rivedere la propria relazione o uscirne ed emanciparsi, anche attraverso un nuovo inserimento lavorativo o una nuova abitazione. Gli orari d’apertura sono: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16.

"L’appello per tutta la comunità è di mantenere alta la vigilanza: essere consapevoli di quando ci sono situazioni di mancanza di rispetto, rendersene conto e chiedere aiuto quando è necessario intervenire"
, conclude Ciravegna.

Luca Sottimano

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