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Attualità | 01 febbraio 2022, 13:19

Niente spostamento per lo stadio di Cuneo: "Il fallimento della società ha bloccato qualunque ragionamento"

A parlare l'assessore Cristina Clerico. Ieri sera (31 gennaio) in consiglio comunale ha risposto a un'interpellanza di Nello Fierro

Foto generica

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Lo stadio ‘Paschiero’ di Cuneo non è una struttura dimenticata. Ma ha certo ampio margine di miglioramento”.

Ha concluso così il proprio intervento l’assessore cuneese Cristina Clerico, ieri sera (31 gennaio), rispondendo all’interpellanza presentata dal consigliere Nello Fierro (Cuneo per i Beni Comuni). Al centro, alcuni chiarimenti in merito allo “stato di salute” dell’impianto sportivo del Cuneo Calcio.

E’ evidente che ci sia un problema, emerso anche in una lettera della tifoseria locale apparsa sugli organi di stampa – ha detto Fierro - , ma chiunque viva l’area può raccontare tranquillamente lo stato in cui versa la struttura. Nonostante le molte parole, i lavori per il nuovo stadio non sono ancora iniziati e quindi si aprono diverse domande: 1uanto costa manutenere l’impianto? Di chi è la responsabilità della sicurezza della struttura? Ci sono dei progetti di ristrutturazione, con costi preventivati, per il nuovo stadio? Il fatto che non se ne parli è legato, forse, alla “nuova” cittadella dello sport nell’area ex Auchan?”.

Anche Massimo Garnero (FdI) ha sostenuto la richiesta del collega consigliere: “Già a febbraio si sono riscontrati problemi con lo stadio, che è rimasto inagibile e chiuso per qualche tempo. Vedere la casa del Cuneo, che si sta giocando la promozione, in questo stato è davvero un peccato”.

Il piano regolatore aveva  previsto sin dagli anni 2000 lo spostamento dello stadio nell’area del palazzetto dello sport ma nella seconda parte di questo ‘doppio mandato Borgna’ è occorso un evento non trascurabile e allo stesso tempo indipendente dall’amministrazione, ovvero il fallimento della società. Questo ha bloccato qualunque tipo di ragionamento rispetto allo spostare il ‘Paschiero’” ha detto Clerico.

Dopo il fallimento abbiamo realizzato sopralluoghi sulla struttura, rinvenendola in uno stato tutt’altro che simile a quello previsto – ha aggiunto ancora l’assessore - , ma l’impiantistica della città non si esaurisce con il solo stadio. Il Comune che è custode e gestore, è comunque intervenuto subito, tra il 2018 e il 2020, con interventi legati alla sicurezza per oltre 70.000 euro. Annualmente si spendono circa 10.000 euro in gestione per servizi e utenze e, negli ultimi due anni, circa 15.000 sulla manutenzione del manto erboso”.

Simone Giraudi

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