“Sabato 5 febbraio, per tutti i bambini tra i 5 e gli 11 anni, skipass gratuito presentando il certificato vaccinale in biglietteria”. È il post comparso domenica 30 gennaio sulla pagina facebook di Entracque Neve srl. Una promozione che ha fatto discutere. E non poco.
Tanto che 1.027 genitori hanno sottoscritto una lettera indignata indirizzata all'associazione che gestisce gli impianti della Valle Gesso.
“La vostra offerta ci lascia sgomenti – scrivono le famiglie -: riteniamo eticamente inaccettabile che una scelta di carattere sanitario venga utilizzata come strumento di marketing e quindi, in linea di principio, possa da quest'ultimo essere condizionata. Sottolineiamo, altresì, quanto la vostra decisione appaia fortemente discriminante a svantaggio di quelle famiglie che, nel rispetto della legge italiana, per le più svariate motivazioni, non hanno aderito alla campagna
vaccinale. Ci ferisce ed addolora profondamente che questa decisione sia stata presa in ambito sportivo, ambito che per eccellenza è o dovrebbe essere esempio di inclusione, avverso ad ogni forma di discriminazione.
Per le ragioni fino a qui riportate, da oggi, le persone firmatarie riportate in allegato non intendono più avvalersi dei vostri servizi”.
Così risponde Roberto Gosso, amministratore delegato della Entracque Neve Srl: “E' una strumentalizzazione bella e buona. Noi non abbiamo detto che gli altri bambini non potessero sciare. La nostra è stata una decisione spinta da uno spirito buonista. Volevamo premiare le famiglie che avevano compiuto questa scelta difficile per i loro figli, come segno di civiltà e responsabilità nei confronti di tutta la comunità. Altre stazioni, come la skiarea Piani di Bobbio in Lombardia, hanno lanciato questa iniziativa e abbiamo pensato di riprenderla. È una banalità. Questi genitori hanno strumentalizzato una cosa che non esiste”.
Roberto Gosso è anche il presidente di Cuneo Neve, ma rivendica questa scelta come ad di Entracque Neve: “Non ho invitato altre stazioni della Granda a farlo. È una scelta che ho fatto nella mia stazione privata che rivendico con uno spirito bello. Credo nel vaccino, è importante farlo per gli altri, si tratta di un'azione socialmente utile. Il biglietto non avrà neanche la scritta 'omaggio', per cui non ci sarà alcuna discriminazione. Non vogliamo promuovere niente, è solo un premio”.