Nei giorni 8 e 10 gennaio si sono registrati nell’agro del Comune di Cherasco, a pochi chilometri di distanza, due episodi di avvelenamento a carico altrettanti cani.
A darne conto il Gruppo di Cuneo dei Carabinieri Forestale Piemonte. Entrambi gli animali sono stati ricoverati d’urgenza presso una clinica veterinaria a seguito dell’insorgenza di sintomi quali convulsioni e tremori forti. Il referto del medico veterinario ha confermato il sospetto di avvelenamento per ingestione di sostanze tossiche.
"L’uso di esche avvelenate – si spiega dal comando della Forestale – è purtroppo molto ricorrente nelle aree vocate alla raccolta dei tartufi, dove, soggetti senza scrupoli avvelenano i cani dei 'trifolao' rivali per dispetto o per interessi economici legati alla raccolta del pregiato fungo ipogeo. Anche nei casi in oggetto le indagini si stanno muovendo in questa direzione in quanto i due episodi si sono verificati in aree vocate alla produzione di tartufi. Nel primo caso di avvelenamento il cane è venuto in contatto con le esche avvelenate durante la ricerca di tartufi. Nel secondo caso l’animale era a passeggio con la proprietaria in un’area di interesse per la raccolta. Nelle aree in questione sono stati effettuati dai Carabinieri Forestali interventi di bonifica con l’ausilio di cani antiveleno, addestrati alla ricerca di esche avvelenate e carcasse di animali avvelenati. Sono inoltre in corso indagini per l’individuazione dei responsabili del vile atto".
"Va sottolineato – prosegue la nota in arrivo dall’Arma – che la detenzione e l’uso di esche e bocconi avvelenati sono vietati dalla normativa sulla Tutela della Fauna Omeoterma (legge 157/1992 art. 21 c. 1lett. u) e da apposite ordinanze ministeriali (O.M. 13/06/2016 e O.M. 12/07/2019). Inoltre l’uso di tali esche può configurare le violazioni previste dal Codice Penale agli articoli 544 bis (uccisione di animali), 544 ter (maltrattamento di animali), 674 (getto di cose pericolose) e 440 (Adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari)".
"Le ordinanze ministeriali sopracitate – si spiega ancora – prevedono inoltre l’obbligo, in capo ai proprietari degli animali avvelenati e ai veterinari, di segnalare i casi di sospetti avvelenamenti alle autorità competenti (Servizio Veterinario Asl e Istituto Zooprofilattico)".
"I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Bra sono a disposizione di chi avesse informazioni utili o volesse chiarimenti sull’argomento. Le indagini sono tuttora in corso. I Carabinieri Forestali sono disponibili a recepire le segnalazioni dei cittadini attraverso il numero unico di emergenza 112".
In Breve
domenica 26 marzo
sabato 25 marzo
venerdì 24 marzo
Accadeva un anno fa
Cronaca | 02 febbraio 2022, 11:11
Cani avvelenati nel Cheraschese: indagini nell'ambiente dei trifolao
I Carabinieri Forestali di Bra si stanno orientando in questa direzione, in quanto l'avvelenamento di cani da tartufo non è nuovo in quelle zone e in quell'ambiente

I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Bra sono a disposizione di chi avesse informazioni utili alle indagini