/ Attualità

Attualità | 02 febbraio 2022, 16:56

Anche nei negozi di Alba scatta il controllo del Green pass: cosa ne pensano gli esercenti

Dai saloni di acconciature ai centri estetici, dai tatoo ai negozi di abbigliamento di Alba: le testimonianze dai settori interessati

L'ingresso del centro estetico Ale&Riky

L'ingresso del centro estetico Ale&Riky

Il mese di febbraio inizia con due novità in termini di green pass: per andare nei negozi, in banca, in posta o all'Inps bisognerà esibire il green pass, almeno quello base. E, dall’11 febbraio non saranno più obbligatorie le mascherine all’aperto e le discoteche potranno riaprire al popolo della notte.
Oltre a questo, da oggi martedì 1 febbraio, cambia anche la durata del green pass rafforzato e scattano anche le multe per gli over 50 non vaccinati.

Provvedimento in chiaro/scuro? Se si guarda alla curva dei contagi che sembra in discesa e alla volontà del Governo di non prorogare lo stato di emergenza oltre il 31 marzo, queste decisioni sembrano essere in linea con la volontà di rendere sempre più sicuri i luoghi pubblici, nell’ottica di un ritorno alla normalità per la primavera, che non tarderà ad arrivare.

Per la zona di Alba e territorio ne abbiamo parlato con Silvia Anselmo, vice direttrice dell’ACA, che afferma: «Nei giorni passati abbiamo avuto diversi confronti con gli associati per rendere chiara la normativa ed interpretarla nel modo giusto. Ora per le nuove attività interessate dal 1 febbraio sono giorni in cui bisogna aggiungere un nuovo tassello al puzzle delle disposizioni anti Covid19.

Come ACA abbiamo dato supporto con i cartelli che possono essere appesi all’esterno nel negozio, così da facilitare anche la clientela che potrà entrare con green pass alla mano. Non dimentichiamo che ormai presentare il green pass è diventata quasi una prassi già da qualche tempo. Ricordo che i controlli delle forze dell’ordine. Crediamo che nonostante queste normative sembrino restrittive, i negozi non hanno più chiuso, e questo è stato a vantaggio di tutti. Ci vuole ancora un po’ di pazienza».

Abbiamo intervistato alcuni esercenti di Alba dei nuovi settori interessati, anche dal 20 gennaio. Ed i pareri sono anche discordanti.

CENTRO ESTETICO ALE & RIKY

I fratelli Riccardo e Alessandro Pavanello sono i titolari del centro estetico Ale & Riky e, da mesi, sono molto attenti alla normativa anti Covid19: «Noi lavoriamo in un settore dove l’igiene è fondamentale. La nostra grande attenzione alle disposizioni anti Covid19 è stata apprezzata fin da subito dalla clientela. Ora con l’obbligo di esibire il green pass prima di usufruire del nostri servizi la situazione per noi non è cambiata più di tanto. I nostri clienti erano già “abituati”, diciamo così. Sicuramente le norme servono per sconfiggere prima questa malattia che ci sta condizionando da due anni».

CREATIVE HAIR SALON ALBA

Luca La Porta, con il papà Angelo ed il fratello Danilo, dirige il salone specializzato in taglio uomo e donna e dichiara: «Secondo me il green pass obbligatorio nel nostro settore doveva entrare in vigore anche prima, perché con questa normativa ulteriore si garantisce un ambiente più sicuro. Se consideriamo che noi stessi operatori siamo vaccinati, la sicurezza è reciproca. Sono felice di questo e anche perché i clienti arrivano già con il green pass pronto per essere controllato. Per me è una norma positiva».

CONFEZIONI SCASSA ABBIGLIAMENTO

Carlotta Scassa, titolare del negozio che da anni propone capi d’abbigliamento anche ad Alba, dichiara: «Questa normativa, in un negozio con alto flusso di passaggio come il nostro, ci costringe a organizzarci bene per far entrare le persone in sicurezza. A breve attiveremo anche dispositivi per il controllo automatico, così da agevolare l’operazione. Un nuovo costo inaspettato ma le regole vanno rispettate. Bisogna tornare alla normalità.
Un negozio di abbigliamento come il nostro affronta le normative facendo attenzione all’igiene e non si può rischiare la chiusura nel non ottemperare alle regole. Internamente i clienti possono trovare gel igienizzanti, anche nei camerini, e noi igienizziamo il locale ed sanifichiamo i capi che vengono provati.
Un lavoro faticoso ma vogliamo che il cliente sia tutelato e possa fare shopping in tranquillità».


JOUE’ CLUB ALBA

Piera De Filippi è la titolare dello storico negozio di giocattoli albese e afferma: «Noi ci adeguiamo alla situazione ma diciamo che siamo un’attività dove si fa attenzione da sempre: i nostri clienti principali sono i bambini che, come sappiamo, sono vivaci e toccano i giocattoli. Diciamo che il controllo del green pass non è un problema».

TATOO & PIERCING

Roberto Maccaferri gestisce questa attività da anni e la sua riflessione è agrodolce: «Senza farla troppo lunga la situazione ha complicato il nostro lavoro. A livello sanitario per noi è cambiato poco perché la nostra attività ha già molte giuste restrizioni e regole. A livello economico invece credo che parola giusta da utilizzare sia “crollo”. Purtroppo nella clientela il fattore psicologico è devastante, e molti rinunciano a fare il tatuaggio ed i piercing.
Il dubbio verso il domani è insito nelle menti perché, a mio avviso, il green pass non ha aiutato, ha anzi penalizzato: il contagio non è stato risolto in modo importante, a mio avviso.
Abbiamo riaperto e c’è stata una prima ripresa, ma ora le persone hanno paura e preferiscono attendere. Poi controllare il green pass in sé non è un problema, ma chiedamoci piuttosto come uscire da questa situazione in cui la politica non sembra pensare alla vita reale».

Livio Oggero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium