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Attualità | 03 febbraio 2022, 08:02

Bra, si cercano fondi per il restauro degli affreschi della Cappella della Veneria

L’appello dell’architetto Marco Tromba: "Abbiamo pensato a un restauro conservativo per non perdere gli importanti affreschi della Chiesa. Per un territorio che punta molto sul turismo, sarebbe un peccato perdere questo importante patrimonio storico".

I preziosi affreschi della Cappella di Veneria a Bra

I preziosi affreschi della Cappella di Veneria a Bra

La Cappella della Veneria di Bra, dedicata a Santa Maria della Neve, è una delle più antiche strutture ecclesiastiche del territorio braidese, le cui prime notizie risalgono al 1140. Un patrimonio storico importante, che però necessita ora di un’azione di restauro, per il cui finanziamento cui si stanno cercando i fondi.

"Anni fa è partito un progetto per il restauro della struttura e dei suoi affreschi molto preziosi, che necessitano di un consolidamento", spiega l’architetto responsabile Marco Tromba, a cui la parrocchia di Sant’Antonino ha affidato l’incarico. "Col passare del tempo, gli agenti atmosferici e la copertura con un manto cementizio fatto negli anni passati, che non garantiva la corretta trasmissione dell’umidità, ha generato questo collasso che continua ad andare avanti e progressivamente attraverso reazione chimiche fa esplodere parti degli affreschi. Se non interveniamo in tempo lo perderemo totalmente. Ora proponiamo di attuare un restauro conservativo, per congelare la situazione così com’è ed evitare di perdere elementi preziosi".

L’apparato iconografico della chiesa è visibile sulle pareti laterali del presbiterio: sul lato destro si narra la storia di San Benedetto da Norcia, su quello sinistro l’episodio di Santa Maria Maggiore e della festività della Madonna delle Neve, da cui deriva il nome della struttura. Nella parte centrale è raffigurato l’evento in maniera più evidente, intorno invece l’episodio più nel dettaglio attraverso la sua scansione cronologica, in modo da rendere comprensibili ai fedeli i passi delle Sacre Scritture.

Chi fosse interessato a elargire un’offerta può rivolgersi a don Giorgio Garrone, parroco di Sant’Andrea e Sant’Antonino. "Per un territorio che punta molto sul turismo, sarebbe un peccato perdere questo importante patrimonio storico: nelle nostre zone sono presenti chiese molto antiche, che però sono state ritoccate nel tempo; la particolarità di questa cappella è di conservare invece delle parti originali", l’appello di Tromba.

Luca Sottimano

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